La denuncia arriva dal presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, su uno dei progetti peggio programmati per la città. “Stiamo parlando dell’attività di riutilizzo e di piena fruizione a vantaggio della cittadinanza che era stata predisposta per Cava Gonfalone dalla Soprintendenza ai beni culturali che aveva realizzato delle aree adibite a teatri, spazi espositivi, stand e negozi. Il tutto era stato pensato per valorizzare un patrimonio unico e dal pregio inestimabile considerato che non esiste al mondo una città che possa vantare sotterranei così particolari. Ma tutto è rimasto lettera morta. Sono stati spesi non sappiamo neppure quante centinaia di migliaia di euro e oggi le strutture che sono state costruite in parte sono state prese di mira dai vandali. Dopo un sopralluogo effettuato di recente dal maestro Franco Cilia, che aveva installato alcune sue opere, e dall’architetto Lara Dimartino, si evince che buona parte delle strutture in muratura, realizzate dalla Sovrintendenza, in mattoni pieni a vista, presentano chiari segni di degrado (vetri rotti, porte distrutte, bagni deturpati)… Insomma, la situazione sembra essere sfuggita completamente dal controllo. E’ opportuno – conclude Chiavola – che il Comune di Ragusa convochi una conferenza dei servizi per fare il punto della situazione e trovare una soluzione”.
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