“L’atto aziendale approvato dal direttore generale Aricò, più che riorganizzare la sanità iblea, mira a smantellare la sanità ragusana, andando contro le normative nazionali e regionali, le relative direttive e linee guide e i vari decreti attuativi”. E’ quanto afferma la deputata del M5S Vanessa Ferreri all’Ars, che ha appena depositato un’interrogazione all’assessore alla Salute Gucciardi. Continua Ferreri: “L’atto, per entrare in vigore, dovrà ricevere il placet della VI commissione Sanità all’Ars e dell’assessorato, ma se non verrà modificato, riconoscendo all’Ospedale di Ragusa i reparti che gli spettano di diritto in base alla rete ospedaliera regionale, lo contrasteremo in ogni modo. E’ bene ricordare che l’Ospedale di Ragusa è individuato dal piano regionale come ospedale di riferimento provinciale, di elevata specialità, anche per l’evidente centralità geografica nel territorio ibleo”.Più che un piano aziendale – afferma la parlamentare Cinquestelle Vanessa Ferreri – sembra un disegno per favorire la nascita, nell’area iblea, di nuove cliniche private e l’esternalizzazione dei servizi. Il reparto di Malattie Infettive e di Otorinolaringoiatria, da anni eccellenze dell’ospedale di Ragusa, devono restare a Ragusa, così come prevede la rete ospedaliera regionale. Il nuovo Ospedale “Giovanni Paolo II”, per il quale sono già stati spesi 47 milioni di euro e che a breve sarà operativo, dedica già ampi spazi a questi reparti, che, se verranno trasferiti a Modica come prevede l’atto aziendale, trasformeranno il nuovo ospedale in un grande contenitore vuoto. Non ci fidiamo delle rassicurazioni sul mantenimento dei reparti a Ragusa, – continua la Ferreri – finché l’atto aziendale non verrà modificato continueremo a dare battaglia”.