La guardia di finanza di Roma ha messo agli arresti domiciliari Concetto Bosco e Mimmo Costanzo, del gruppo imprenditoriale catanese che si è aggiudicato numerosi appalti come la metropolitana etnea, l’anello ferroviario di Palermo, la costruzione e gestione del Porto di Marina di Ragusa. L’accusa è di corruzione negli appalti dell’Anas. Gli investigatori ipotizzano un sistema di gestione degli appalti fatto di corruzione e voto di scambio. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione, dall’induzione indebita a dare o promettere utilità al voto di scambio. Giuseppe Pignatone, procuratore capo di Roma, ha spiegato che esisteva un vero e proprio ufficio mazzette che si occupava delle riscossioni. Il cuore del sistema era all’interno dell’Anas, dove la gestione degli appalti e l’affidamento dei lotti di ogni singola gara, era ben oleata da tangenti e favori.