Una giovane donna albanese residente a Comiso si è presentato in commissariato raccontando di essere stata appena picchiata con un violento pugno al petto, dal marito R B, anc’egli albanese. Non era la prima volta: continue le violenze e gli insulti mai denunciati e mai refertati per paura, nonostante ormai, da circa tre anni e mezzo, la donna si sia separata di fatto dal marito. Una storia terribile. Ogni giorno quest’uomo, ora legato sentimentalmente con un’altra, si recava a casa dell’ex adducendo scuse del tipo “sono io che pago l’affitto e le spese”, per creare nella poveretta uno stato di terrore. La signora è stata portata al pronto soccorso dove le è stato riscontrato un trauma cranico, contusioni multiple, ferite al petto, e un forte stato di ansia. La donna uscita dall’ospedale per fare rientro nella propria abitazione ha però visto il furgone del marito ed ha chiamato di nuovo la Polizia. L’uomo è stato quindi rintracciato e denunciato per maltrattamenti in famiglia. All’ultima aggressione subita dalla donna ha assistito una delle figlie minori che poi ha accompagnato la madre al Commissariato. La donna che ha tre figli minori è stata invitata a sporgere denuncia e in un primo momento si era convinto, poi, preoccupata per la sorte dei suoi figli, l’ha voluta ritirare nonostante nel passato sia stata più volte massacrata di botte. La polizia ha inoltrato un rapporto dettagliato sulla vicenda e sull’uomo al magistrato competente.
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