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10/11/2015 -

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EMAIA : UN TEMPO UNA SIGNORA FIERA, OGGI UN MEGA BAZAR

12226677_10207117232600854_946265400_nUn’analisi colma di riflessioni quella di Giuseppe Nicastro esponente del movimento azione sociale che affianca la candidatura a sindaco di Ciccio Aiello: “Una fiera che non promuove i nostri prodotti ortofrutticoli, il nostro vino Cerasuolo, il nostro olio, la nostra agricoltura e il nostro artigianato. Fiera Campionaria Nazionale di cosa? Forse i nostri amministratori dimenticano che Emaia vuol dire ESPOSIZIONE MACCHINE AGRICOLE INDUSTRIA ARTIGIANATO, tutti settori dimenticati dall’amministrazione del Pd Nicosiano. Un tempo l’Emaia di San Martino era una signora Fiera, oggi invece è una struttura caratterizzata da molti stand chiusi , soprattutto gli stand esterni, quelli allocati nel perimetro confinante alla valle dell’ippari. Per non parlare – aggiunge Nicastro – del piazzale centrale vuoto dove hanno fatto installare giochini ed autobar tanto per riempire l’enorme spazio. Insomma oggi la Fiera Emaia è diventata una enorme bancarellopoli , una struttura in cui si acquista  di tutto, un vero e proprio mega Bazar di 9 giorni , che annienta il commercio vittoriese. Abbiamo anche assistito all’ennesima dimostrazione di come costoro hanno eliminato pure le tradizioni di San Martino togliendo il sudetto nome nell’intitolazione inerente a questo periodo , quindi anche la Fiera di san Martino non esiste più. Una fiera che parte con una  inaugurazione molto contraddittoria, capeggiata dal Sindaco Nicosia con ospite il Presidente Crocetta, quest’ultimo  proprio qualche settimana fa criticato aspramente in merito alle scelte per la composizione dell’ennesima giunta regionale sia dal Pd di Vittoria e sia da Fabio Nicosia ,fratello del Sindaco, il quale per l’ennesima volta non è stato scelto (come a lui sarebbe piaciuto) come assessore Regionale. Occorre cacciare via questi amministratori  da Palazzo Iacono, tutelare le nostre tradizioni , risanare i debiti dell”Emaia, recuperare gli  insoluti di alcuni ex espositori , rivedere le tariffe e i vari servizi da offrire agli espositori,  portando vere campionature di prodotti e novita’ utili alla modernizzazione dei nostri settori economici e  lavorativi”.

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