“Io, mammeta e tu. Ovvero: volevano aprire il Comune come una scatoletta di tonno e, invece, si sono confusi con il contatore dell’acqua!”. E’ il sarcastico commento del sen. Giovanni Mauro, commissario e portavoce di Forza Italia in provincia di Ragusa, appreso dello scandalo scoppiato in queste ore sulle presunte pressioni esercitate da un assessore della Giunta Piccitto per fare assumere il proprio coniuge dalla cooperativa che si occupa della lettura dei contatori idrici nel capoluogo ibleo. “Ho letto la ricostruzione della faccenda – ha detto Mauro – e se solo si fosse verificata anche una minima parte si tratterebbe ugualmente di un fatto assai grave. Ritengo che il sindaco sia moralmente obbligato a riferire all’istante su quanto denunciato. Da liberale e garantista non chiedo ‘la testa’ dell’assessore coinvolto, ma che si faccia chiarezza rapidamente sulla questione che, a quanto pare, non riguarda solo la cooperativa, il dipendente e l’assessore coniuge, ma anche un dirigente e un funzionario del Comune. Insomma, io, mammeta e tu”. “Certo, sul piano politico – aggiunge – non si può evitare di evidenziare che un fatto del genere, in un Ente amministrato dal M5S, che ha puntato sulla comprovata specchiatura morale dei propri militanti, sui curricula, sulla democrazia partecipata e tanto altro, non fa altro che far sospettare o dell’eccessiva ingenuità di alcuni amministratori o sul fatto che, in fin dei conti, quello che a loro importa non è la sostanza ma solamente l’operazione mediatica”.
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