L’abitazione era di un pensionato che, come da lui stesso dichiarato, “arrotondava”.La Squadra Mobile è stata informata da alcuni residenti della zona che avevano notato uno strano via vai. Nella casa c’erano 3 donne rumene che si prostituivano lì da settimane. A differenza delle altre case chiuse ad oggi, il proprietario di questo immobile non dava in locazione l’intera casa ma, vivendo all’interno, affittava due stanze a donne rumene favorendo così la prostituzione. Il proprietario adesso dovrà rispondere del grave reato di favoreggiamento e rischia anche il sequestro dell’immobile. Le ragazze rumene avevano avuto il numero da altre “colleghe” che avevano riferito di questa casa disponibile, elemento che mette in risalto una discreta professionalità acquisita nel tempo dal cittadino pozzallese. Il guadagno mensile per il pozzallese oggi indagato, si aggirava intorno ai 5.000 euro mensili, dato che le 3 prostitute pagavano 180 al giorno.
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