“Strumentali e aprioristicamente privi di fondatezza alcuni interventi di consiglieri delle minoranze che, seppur ben conoscono le prassi giudirico-amministrative, tendono a strafare, contribuendo ad esasperare gli animi”. E’ il commento dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle Massimo Agosta, Maurizio Stevanato e Antonio Tringali in merito a quanto accaduto l’altro ieri durante i lavori consiliari, dove si doveva giungere alla votazione sul nuovo Piano di Intervento di Igiene Ambientale. Lavori poi interrotti dall’intervento dei lavoratori in aula e dalla necessaria azione delle forze dell’ordine presenti. “Noi siamo vicini ai lavoratori. Questo è un principio sacrosanto che mai nessun consigliere della maggioranza consiliare o componente della giunta, sindaco in testa, ha mai messo in discussione, nonostante i biechi tentativi di alcuni, volti ad approfittare delle circostanze per creare scompiglio e cattiva informazione. Più volte è stato ribadito che in vista del nuovo Piano di Intervento di Igiene Ambientale, è nostro intendimento garantire i lavoratori, ma con i termini di legge, così come previsto dai dettami normativi ai quali dobbiamo rifarci laddove si procede a mettere a bando pubblico un servizio di sette anni. Si tratta di un atto fondamentale per la città e per il servizio stesso, contemplando l’assorbimento delle maestranze attualmente impiegate. Lo abbiamo detto nelle varie commissioni che si sono tenute sull’argomento, lo abbiamo comunicato ufficialmente alle sigle sindacali ed eravamo pronti a ribadirlo in aula. Oltre al fatto che sono diversi i vantaggi contenuti nel nuovo piano, da una tariffazione puntuale con bollette che saranno meno care per i cittadini, a una differenziata ancora più efficace e comunque maggiormente diffusa. Nei fatti, però, non c’è stato dato il tempo di spiegare l’iter. Comprendiamo pienamente lo stato d’animo dei lavoratori – hanno proseguito i tre consiglieri pentastellati – e ci siamo impegnati in tutte le sedi affinché tale sacrosanto principio venga pienamente rispettato dalla nuova ditta che vincerà l’appalto. Pur tuttavia ci rendiamo conto che estremizzare una situazione ed esacerbare gli animi sono azioni che creano terreno fertile per chi non ha proposte alternative e tenta di strumentalizzare una situazione già abbastanza incandescente. Nei fatti – hanno proseguito Agosta, Stevanato e Tringali – non possiamo procedere ad altre proroghe come sinora fatto, perché metteremmo le casse del Comune in seria difficoltà economica, oltre a creare un precedente che non ha un valido supporto normativo”.