E’ stato eseguito in contrada S. Icoro, tra Modica e Ragusa, un maxisequestro di uccelli che erano stati catturati facendo ricorso a strumenti non leciti da parte di cinque cittadini maltesi, tutti denunciati all’autorità Giudiziaria per uccellagione, furto venatorio, maltrattamento di animali. I cinque erano arrivati nel territorio ragusano per procedere alla cattura di questi fringillidi per poi essere rivenduti nell’Isola dei Cavalieri. Utilizzando cinque cardellini e cinque verzellini, che facevano da richiamo, e un cardellino imbrigliato sopra una canna che strattonato serviva da zimbello, i cinque maltesi avevano cattura quasi 100 uccellini. Se non fossero intervenuti gli agenti della Polizia Provinciale, i cinque bracconieri, stante le attrezzature possedute, avrebbero catturato più di 500 uccellini. L’uccello che fungeva da zimbello è stato ritrovato con le ali spezzate e con un amo conficcato nel petto per tenerlo attaccato alla canna. Molti di questi animali sarebbero andati incontro a morte considerato che venivano riposti in piccole scatole di cartoni con notevole difficoltà respiratorie che avrebbe impedito loro di non cinguettare e di eludere così il controllo della dogana nel momento in cui si sarebbero imbarcati sul catamarano per Malta. Dopo aver formalizzato la denuncia alla Procura dei cinque maltesi, gli uccellini catturati sono stati liberati.