Le forti preoccupazioni sulle sorti dello stabilimento chimico ibleo della Versalis Eni e sul futuro occupazionale dei suoi 250 dipendenti, al centro di un vertice, svoltosi a Palazzo di Governo, presieduto dal Prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi. All’incontro sono stati presenti il Sindaco Federico Piccitto, e i rappresentanti di Cgil, Cisl, e Uil. Il primo cittadino ha sottolineato la gravità del momento per lo stabilimento chimico di Ragusa che richiede la massima attenzione da parte di tutti i rappresentanti delle istituzioni. Per questo motivo ha chiesto al Prefetto, al fine di decidere una comune linea strategica di azione utile a difendere il patrimonio industriale della nostra provincia e della Sicilia intera, di farsi promotore di un incontro a cui dovranno essere invitati i rappresentanti del governo regionale, i parlamentari nazionali e regionali del territorio ibleo. Nel corso della riunione i rappresentanti dei lavoratori hanno rappresento al Prefetto Maria Carmela Librizzi la situazione venutasi a determinare che mette a rischio la continuità lavorativa delle maestranze iblee a seguito di una scelta scriteriata dell’Eni di smobilitazione, mettendo cosi la parola fine, con l’avallo del Governo nazionale, ad un capitolo della storia industriale della chimica e della raffinazione siciliana. Il Prefetto di Ragusa oltre a dichiararsi disponibile e promuovere, a breve termine, un nuovo incontro con la presenza dei rappresentanti del Governo regionale ed i parlamentari nazionali e dell’Isola che rappresentano il territorio, ha assicurato il suo intervento nei confronti dei Ministeri competenti a cui verrà rappresentata la situazione di grave allarme determinatasi, che mette a serio rischio il futuro della chimica iblea.