Francesca Cannizzo, trasferita da Prefetto di Palermo nel novembre 2015, dopo essere finita nell’inchiesta sulla gestione dei beni sequestrati a Cosa nostra, è sospettata di corruzione e concussione in concorso con Silvana Saguto, l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale del capoluogo siciliano. A leggere le intercettazioni disposte dai magistrati, emerge che tra le due donne ci sia stato un continuo scambio di favori. Come quando il ricercatore universitario Carmelo Provenzano chiama la Saguto ringraziandola per la segnalazione del suo nome al prefetto di Palermo “quale potenziale commissario del Cara di Mineo”. È per meglio indagare sull’effettivo ruolo della Cannizzo i pm hanno chiesto sei mesi di proroga delle indagini.