La rapina effettuata da due persone ai danni del Credito Siciliano aveva fruttato 5.000 euro. La Polizia ha acquisito i fotogrammi della rapina ripresi dal sistema di videosorveglianza dell’istituto di credito che ritraevano il primo rapinatore a viso scoperto che faceva ingresso all’interno dell’istituto di credito prima di nascondere il volto. il malfattore risulta avere un particolare evidente, il naso tipo “pugile”, cioè con una sagoma schiacciata. Il 27 maggio successivo, un ispettore di Polizia, attraverso sistemi di scambio di dati tra le varie Questure, veniva a conoscenza che a Favara erano stati arrestati cinque soggetti di origine catanese, tutti in flagranza di reato per una rapina perpetrata ai danni della banca Nuova. Dalla visione delle foto-segnaletiche l’Ufficiale di Polizia Giudiziaria si è accorto che il catanese Antonino Infantino di 36 anni, aveva caratteristiche somatiche perfettamente corrispondenti al rapinatore di Comiso. Dall’esame del telefonino si è appurato che Infantino si era spostato da Catania a Comiso proprio negli orari immediatamente antecedenti la rapina al Credito Siciliano. L’Infantino, secondo quanto era stato ricostruito, non aveva armi ma, appena scavalcato il bancone, aveva raggiunto uno dei cassieri presenti e lo aveva afferrato brutalmente per il collo tentando di strangolarlo al fine di farsi consegnare le somme di denaro presenti nelle casse.