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06/03/2016 -

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Trasporto disabili senza risorse dal Libero Consorzio di Ragusa, sen. Mauro (FI): “Ma per i dirigenti stipendi accessori e indennità di risultato sì”.

giovanni-mauro“Le famiglie di oltre 170 diversamente abili protesteranno davanti alla Prefettura di Ragusa contro la sospensione del servizio di trasporto scolastico, ma la sede istituzionale dove andare a chiedere spiegazioni rimane quella della ex Provincia Regionale di Ragusa in viale del Fante. Ai dirigenti e al Commissario di quell’Ente in dismissione si deve chiedere se veramente è stato fatto di tutto per reperire le somme utili per assicurare la continuazione del servizio”. Lo dichiara il commissario provinciale di Forza Italia Ragusa, il sen. Giovanni Mauro, che imputa alla gestione del Libero Consorzio di Ragusa una parte dei problemi finanziari dell’Ente.
“Da quando si è cercato di sopprimere le Province, con un processo lento e fallimentare – spiega Mauro – nonostante gli Enti fossero man mano spogliati di competenze e mansioni, i dirigenti hanno continuato a percepire remunerazioni esorbitanti rispetto alla mole di lavoro. Da fine maggio 2012, quindi dall’insediamento del commissario Giovanni Scarso, l’Ente è entrato un una sorta di limbo con attività al minimo. Ancor di più dopo l’annuncio del Presidente Crocetta all’Arena di Giletti (era il pomeriggio del 3 marzo 2013), di volere definitivamente cancellare le Province Regionali. Eppure, nonostante tutto, i dirigenti hanno continuato a prendere gli stipendi base, quelli accessori e i premi di produzione sempre al massimo. Devono sapere, i cittadini, che parliamo di poco più di 43mila euro l’anno per gli emolumenti, ai quali si aggiungono uno stipendio accessorio di circa 45mila euro e quasi 13 mila di indennità di risultato, oltre altre piccole cifre per motivi vari. Il Libero Consorzio avrebbe potuto risparmiare, dal 2012 ad oggi, con una media di 45mila euro a dirigente, almeno un milione e mezzo di euro”.
“A mio avviso – aggiunge il senatore di Forza Italia – è necessario che qualcuno faccia una verifica su quali siano stati gli obiettivi raggiunti dai ruoli apicali dell’Ente in questi anni di commissariamenti. Potrebbero cominciare proprio le associazioni che protesteranno domani a fare queste domande al Prefetto Librizzi, visto che l’Assessorato Regionale agli Enti Locali con una propria direttiva aveva dato precise disposizioni affinché, nella programmazione economica dei fondi regionali, si desse ‘priorità e prelazione’ ai servizi per i disabili…”. “Da parte mia – conclude – chiederò che sia effettuata un’ispezione da parte dell’Assessorato Regionale agli Enti Locali per comprendere come sia stato possibile che in questi anni, nonostante la evidente difficoltà economica della stragrande maggioranza degli enti siciliani e nonostante il depotenziamento dei compiti di questo Ente in particolare, a nessuno sia venuto in mente di ridurre gli emolumenti per i dirigenti”.

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