Il prossimo 26 marzo ricorre il decennale della scomparsa di Angelo D’Arrigo, campione mondiale di volo sportivo, morto in un incidente aereo alle ore 12,30 del 26 marzo 2006 a Comiso. Angelo D’Arrigo, italo- francese ( padre siciliano e madre francese), era nato nel 1961 e a Parigi aveva conseguito la laurea in Scienze dello Sport. Ad Angelo, appassionato di volo sportivo, si devono numerosi primati: il sorvolo in deltaplano del Sahara nel 2001, del circolo artico nel 2002, dell’Everest nel 2004 e della Cordigliera delle Ande nel 2005. Il campione ha favorito studi scientifici nel campo dell’etologia con esperimenti di imprinting e di soccorso a specie animali in estinzione, come le gru siberiane. Titolare di una scuola di volo sportivo alle pendici dell’Etna, in territorio di Fiumefreddo, si esercitava nelle alture di Niscemi e degli Iblei ( Monte Race ). Fortemente legato al Liceo ” Fabio Besta “, della cui sezione aeronautica è stato uno dei promotori, Angelo è morto in un incidente di volo presso l’aviosuperficie ” Sorvoliamo “, a Comiso, ospite per delle esercitazioni didattiche presso la scuola ragusana. In occasione del decennale centinaia di lanterne, per volontà di amici e di familiari, ” in primis ” la moglie Laura Mancuso, saranno fatte volare sull’Etna, sull’Everest, sull’Aconcagua e a Comiso, per decisione dell’amministrazione comunale, che ha intitolato una via al campione di volo. In particolare a Comiso, questo mercoledì, alle ore 19,00, il sindaco Filippo Spataro e il preside Girolamo Piparo commemoreranno Angelo D’Arrigo nel corso della seduta del Baby-consiglio: alla fine della commemorazione delle lanterne saranno lanciate nel cielo di Comiso in piazza Fonte Diana, ideale collegamento con le analoghe manifestazioni che si svolgeranno in tutto il mondo.