“La sanità a Ragusa città, come ha voluto il piano aziendale dell’Asp, è sempre più sanità privata. Il tutto a carico e a spese dei cittadini di Ragusa e con buona pace dei quasi 60 milioni di euro spesi per un nuovo Ospedale che, sulla carta, nelle norme, dovrebbe essere di riferimento e di primo livello e che invece è stato spogliato prima ancora di essere inaugurato”. Così Partecipiamo che continua la sua battaglia per una buona sanità vicina alle esigenze dei cittadini. Scrive la lista civica che ricordiamo ha come leader Giovanni Iacono: “Sono gravissime le responsabilità della deputazione regionale che ha sostenuto ed avallato un piano aziendale privo di qualsiasi dato a supporto delle scellerate scelte ed in contrasto con le norme vigenti. Un piano aziendale che è stato approvato dal governo Crocetta e che è un capolavoro del tutto e del contrario di tutto, un assemblaggio dove si citano una sfilza di norme e decreti assessoriali in assoluta distonia. Nel decreto si citano riferimenti normativi che prevedono in maniera chiara quali strutture deve avere l’ospedale di primo livello (come il mantenimento del reparto malattie infettive e tropicali), per poi fare il contrario di ciò che le norme prescrivono. Il Comune di Ragusa presenterà ricorso al TAR e chiediamo anche l’immediata diffida alla direzione delll’ASP di Ragusa a non spostare nulla da Ragusa. Nei prossimi giorni inviteremo i Cittadini a presidiare l’Ospedale di Ragusa perché se di ‘trasloco’ si deve parlare ci sembra più logico sostenere il “trasloco “ di Aricò, del suo entourage e dei suoi riferimenti politici perché la sanità pubblica a Ragusa non permetteremo a nessuno di smantellarla!”.
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