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26/03/2016 -

Cronaca/

Denunciato medico dell’ospedale di Comiso per truffa aggravata

13L’indagine della Polizia ha origine nel mese di Novembre 2013 da una notizia appresa da fonte confidenziale secondo la quale alcuni medici, tra cui l’indagato, sarebbero stati soliti allontanarsi dall’unità durante l’espletamento dell’orario di servizio, senza timbrare attraverso l’apposito cartellino l’allontanamento dal posto di lavoro. La fonte riferiva ancora che il medico, soprattutto quando effettuava i turni pomeridiani con reperibilità serale, oltre a lasciare anzitempo il reparto, sarebbe stato solito recarsi a casa per cenare e poi rientrare per timbrare l’uscita, accumulando così almeno tre ore di straordinario, di cui una notturna. La Polizia ha acquisito copia dei turni del mese di Novembre e predisposto un servizio di appostamento in borghese presso il nosocomio e presso l’abitazione del medico al fine di verificare la corrispondenza di quanto appreso informalmente. Il 15 novembre gli agenti hanno potuto accertare che il medico lasciava l’ospedale a bordo della propria auto per recarsi presso una sala giochi e scommesse online dove rimaneva sino alle ore 20:00. A quell’ora, lasciata la sala giochi, si recava a prelevare una bambina, e recarsi con la stessa presso la sua abitazione ove faceva rientro alle ore 20:18. Alle ore 23:00 il medico usciva dalla propria abitazione, saliva sull’auto e si recava in ospedale, luogo dal quale usciva alle successive ore 23:10. Il 18 novembre gli agenti appostati hanno appuravano che, seguendo le stesse modalità del 15 novembre, il medico, lasciava l’ospedale alle ore 19:05 per recarsi presso la solita sala giochi e rimaneva li sino alle ore 19:55 quando si ritirava a casa e lasciava l’auto parcheggiata all’esterno. Alle ore 22:53 usciva, prelevava l’autovettura e si recava in ospedale, luogo dal quale se ne andava appena qualche attimo dopo, esattamente alle ore 22:59. Considerata la ripetitività degli accadimenti che lasciavano presupporre un modus operandi stabile da parte del medico, la Polizia ha voluto esaminare alcuni fogli di servizio chiesti a campione in ospedale, accertando che l’indagato ogni qual volta effettuava servizio con connessa reperibilità proseguiva il turno ininterrottamente sino alle ore 23:00. Le indagini, che sono state portate avanti per altri mesi col supporto di riprese, hanno dimostrato che il modo di agire del professionista si manteneva stabile nel tempo. All’uomo sono anche stati  sequestrati beni per una cifra che si aggira intorno ai 10.000 euro.

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