Un dossier tecnico di Legambiente sulla valutazione delle attività estrattive in provincia di Ragusa contesta la richiesta di verifica di assoggettabilità presentata dalla società Irminio al Ministero dell’Ambiente che prevede di sottoporre l’aumento della durata delle prove di produzione da poche settimane a 24 mesi, da effettuare sui nuovi pozzi in via di perforazione lungo il fiume Irminio. L’Associazione ambientalista Iblea ritiene che la società petrolifera punta a spezzettare l’attività che prevede di realizzare (la eventuale coltivazione dei nuovi pozzi) per “evitare” la più complessa procedura di Valutazione Impatto Ambientale, contrariamente alla normativa italiana ed europea ma anche e soprattutto agli orientamenti giurisprudenziali in materia che ribadiscono che un progetto debba essere presentato nella sua interezza (ricerca e coltivazione).
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