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18/04/2016 -

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CANONE IDRICO CHE RADDOPPIA, LE CRITICHE DI SONIA MIGLIORE

3679img1Non è rimasta convinta la consigliera Sonia Migliore degli annunci del governo Piccitto riguardo i rincari della tassa sull’acqua. Scrive la Migliore: “Nell’ultima conferenza stampa il Sindaco ha comunicato alla città l’ennesima vessazione del governo centrale che impone di addebitare all’utenza il costo totale del servizio idrico, nuova normativa che, per la nostra Ragusa, equivale ad un raddoppio dei costi finora sostenuti da ogni singola utenza. La copertura dei costi del servizio idrico integrato attraverso la tariffa a carico dei cittadini è uno di quei pasticci provocati dal federalismo fiscale. L’assessore Martorana ha indugiato, facendo sfoggio degli adempimenti previsti dalla nuova normativa e messi in atto dagli uffici, sotto sotto quasi sadicamente contento della ulteriore vessazione a carico del contribuente ragusano, anticipando facilitazioni di pochissimo conto per le fasce meno abbienti. Hanno tentato di mostrare uno scatto di orgoglio con una trovata che possiamo ascrivere al limite del paradossale: verrà bloccata l’erogazione dell’acqua negli uffici statali e regionali non strategici, cominciando da Riscossione Sicilia e dall’Agenzia delle Entrate. Non si comprende che colpa possano avere gli impiegati, ancora di meno si comprende cosa significhi assicurare il servizio con autobotti, si è certi che autorità superiori intervengano subito nel caso questa forma di protesta venga messa in atto. Non si può  affrontare una lotta con lo stato centrale e con quello regionale solo ricorrendo ad azioni teatrali che, fra l’altro, assunte isolatamente e senza avere prima costituito un fronte unico con altri comuni, nasce perdente in partenza, non può impressionare nessuno. Come mai non si ascolta nessuna altra voce da altri comuni ? La nuova normativa colpisce solo noi? Invece di pensare a mosse dall’esito incerto, si organizzi una protesta unitaria, senza guardare alle bandiere e, soprattutto, alla concorrenza per future competizioni elettorali. Si minacci anche uno sciopero fiscale, si restituiscano i certificati elettorali, ci si muova di concerto con gli altri comuni in un’ottica che non sia solo quella della coltivazione del proprio orticello ma si faccia avanti con una visione aperta al territorio considerato in funzione extra comunale, sud orientale e regionale, per cominciare”.

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