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26/04/2016 -

Sanità/

TRASFUSIONI SICURE: LA MEDICINA TRASFUSIONALE DELL’ASP DI RAGUSA FA SCUOLA IN ITALIA

sangue-trasfusioniLa trasfusione di sangue è un atto che ha salvato e salva molte vite, ogni giorno. Ma è fondamentale che ogni unità di sangue sia trasfusa solo ed esclusivamente alla persona per cui è stata selezionata e considerata “compatibile”. In questo ambito, la ASP di Ragusa, sotto la storica guida del Dr. Pietro Bonomo, è stata maestra e pioniera nel mettere a punto un sistema informatizzato di verifica della identità del paziente che riceve la trasfusione in maniera certa, denominato appunto “Secure-blood”. In questo Ragusa ha fatto scuola: anche la azienda ASL1 di Roma ha deciso ora di adottarlo. Pochi giorni fa Francesco Bennardello, dirigente medico della Medicina Trasfusionale della ASP di Ragusa, oggi diretta dal Dr. Giovanni Garozzo, ha partecipato ad un convegno, propedeutico per la formazione del personale dell’ospedale Filippo Neri  che lo adotterà, illustrando che «Le procedure e i protocolli applicati finora non sono in grado di intercettare gli errori nelle trasfusioni, perché non c’è certezza che le procedure vengano applicate ed eseguite da tutti gli operatori. Motivo? Distrazione, stanchezza, condizioni di lavoro inadatte, urgenza, scarsa comunicazione fra il personale, etichette delle sacche non uniformi, formazione del personale incompleta e mancanza di automazione. Se non è possibile eliminare l’errore umano; è possibile prevenirlo con strumenti informatici appositamente studiati». Il sistema adottato a Ragusa, interfacciato con tutte le attrezzature di laboratorio e di lavorazione del sangue, consente la totale abolizione dell’uso della penna da parte degli operatori. I campioni di sangue e gli emocomponenti sono identificati tramite codici a barre ed accesso con password personalizzate. Un emocomponente con esami non negativi non potrà quindi mai essere assegnato a un paziente per errore, né potrà andare al paziente sbagliato. Il sistema già in uso per la terapia trasfusionale, due anni fa è stato implementato anche per essere usato per la somministrazione sicura di chemioterapici nei reparti di Ematologia e di Oncologia.

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