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27/04/2016 -

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SOTTO IL SEGNO DI FEDERICO PICCITTO

1280x720-AmnDicono che su facebook scorra la vita e che sia possibile intuire e conoscere gusti, pensieri, profondità. Non avendo altro su come orientarsi riguardo il profilo politico dei nuovi assessori Gianluca Leggio e Nella Disca cooptati in giunta, ci siamo introdotti nei loro diari per una prima impressione. Sappiamo che i cinquestelle si nutrono di rete e ad ogni loro movimento cerebrale – sia esso una curiosità o una emozione – corrisponde  un intervento sul social che serve loro a lasciare un’impronta di esistenza necessaria a confermare una identità e una presenza nel panorama universale. Facebook per i cinquestelle è il massimo della teatralità politica consentita dato che non è apprezzata, nel movimento,  alcun tipo di formazione ed anzi  la banalità di vita e percorsi è  alla base di una genuina illuminazione. Partiamo quindi dalla attesissima donna in giunta, quella che si aspettava  da sei mesi, la fecondatrice che le opposizioni pretendevano per colmare il vuoto di genere. Cosa c’è in mostra sul suo facebook? Cuoricini, segni zodiacali, frasette e mottetti di ovvia saggezza edulcorata da buoni sentimenti cristiani, e un mare di oroscopi giornalieri. E infatti il nostro sindaco, ragazzo scaltrissimo, ha capito il genere, quello vero, e le ha appioppato il pacco. Trattamento da camerierona da strapazzo: su di lei tutte le incombenze della casalinga: igiene e cura di persone e animali,  economia domestica, affari di  cucina, cura degli armadi, rapporti con la famiglia, e pure i morti- d’altronde per le badanti la dipartita è faccenda quotidiana. Certo i titoli sono un po’ più ampollosi- sviluppo economico, agricoltura, zootecnica e politiche agro-alimentari, sanità…- ma sempre servizi di casa, sono. Però alla fine c’è il contentino: il turismo. E’ da ritenere che la Disca presa all’improvviso non abbia ben capito di che trattasi e pensi di imbarcarsi a breve sulla Costa Stellata. No, non vogliamo mettere in campo alcuna lotta femminista, nè rovinarle la festa – la Disca sarà di certo due palmi sopra il pavimento per la felicità e sicuramente avrà un discreto apprezzamento per il  suo rustico procedere da fidata comare dentro i mille uffici in cui andrà sbattendo da mattina a sera –  e comunque la disfatta è segnata. Né lei ne Leggio – su facebook in giacca bianca con camicina chiara puntata forse da pois o piccoli animaletti in stile nostalgia prima comunione e quindi ricerca di candore in età adulta– si sono accorti che erano stati catturati e che ora verranno cotti e sbranati. Non sapevano neppure sino a qualche minuto prima della conferenza stampa di annuncio, delle deleghe assegnate loro. Hanno balbettato che rinunceranno, rimanendo consiglieri, ai gettoni di presenza non capendo che qualche clamore lo potevano ottenere se avessero rinunciato allo stipendio assessoriale. Comunque! Torniamo alla scelta delle deleghe architettata da Piccitto. Non c’è stato alcun passaggio, incontro, intesa, telefonata, wathsappata, NIENTE tra il gruppo consiliare e il sindaco che così si è liberato da qualche affanno, di fatto umiliando i due neoassessori che apparivano, nonostante la toeletta, accecati e afoni come i cafoni che entrano a Palazzo. Il sindaco ha alleggerito l’amato Stefano Martorana sottraendogli la patata bollente del turismo; ha fatto un piacere a Zanotto, da tempo depresso nel dover frequentare i cimiteri; ha caricato  le new entry  come i somari, e si è liquidato l’opposizione interna. Cosa è rimasto al gruppo? L’azione di guerriglia, poca cosa. Ieri in commissione un atto propedeutico al bilancio non è stato votato. Ed allora lo scatto d’orgoglio del movimento lo vedremo o no? Senz’altro no. E’ finita. Il sindaco rimarrà quel simpatico e onesto ragazzo che crede nell’aderenza alla legge e che vuole apportare qualche novità tecnologica alla città, il resto lo lascerà ai professionisti degli slogan. In poche parole: Movimento interno in coma vegetativo, passo di giunta ordinario per la tirata a campare, e per le grandi cose- vedi petrolio e consumo del suolo – tecnica dell’obbedienza, anche senza convinzione, a Mister Grillo. Basta? Ah se il cemento è azzerato va già bene rispetto ai killer del passato, ma non possiamo nascondere che si pretendeva di più da questo fidanzamento tra la città e i ragazzi. Ora, considerata l’impotenza rivoluzionaria, vengono i nervi se si sente Grillo che da Taormina annuncia il reddito di cittadinanza quando siamo massacrati persino dalle tasse comunali. Non si tratta di scollamento o di bugia. Giusta e buona è la visione di Grillo, giusta e vera è l’adesione alla realtà di Piccitto. Cosa manca allora? E qui rispunta l’inconsistenza della maggioranza che delusa per l’ovvietà amministrativa dell’esecutivo doveva, invece di farsi infinocchiare e poi fagocitare in giunta, approfittare della crisi e imporsi, usando persino l’ultimatum delle dimissioni, per pretendere una riflessione e uno studio politico e programmatico che mettesse in sintonia il sogno della propaganda con la concretezza dell’amministrare. Piccitto lo ha impedito forse per lucidità ingegneristica – materiali incompatibili, forze contrastanti –  epperò a farne le spese siamo noi ragusani. Ci contenteremo di una buona manutenzione ordinaria, continueremo a guardare con sospetto il Pd sbranato sino a quando non si risolverà nei suoi rami essenziali di socialisti e centristi, ci irriteremo quando Di Maio racconterà delle meraviglie del futuro governo stellato e che forse si potrebbero attuare  se ci fosse nei cinquestelle indigeni entusiasmo, coraggio, cultura e soprattutto una solida e densa guida politica. Peccato che non riescano a strutturarsi questi giovani e che si trastullino tra il potere e la democrazia inesistente della rete! Intanto, mercoledì all’ora di pranzo, sul Tg regionale abbiamo visto il servizio su Grillo che incoronava Cancelleri.  Quest’ultimo tutto beato e confuso era fermo, le spalle al muro, e davanti gli sfilavano i vari rappresentanti del movimento siciliano. Uno dopo l’altro, con metodo, con rigore, guancia destra, guancia sinistra, lo baciavano e scorrevano, avanti il prossimo. Una processione di rispetto, ancora una volta. Però stavolta non bisogna interrogarsi, non si deve dubitare. Sono loro i migliori. Smack! Smack! Mi Piace. Give Hearts Nella Disca. E se proprio dobbiamo adeguarci alla donna di cuori possiamo risparmiarci l’aderenza a tutte le minchiate stucchevoli e infantili degli emoticon e sfoggiare un glorioso Alan Sorrenti d’annata? Dammi il tuo amore non chiedermi niente dimmi che hai bisogno di me…

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