“L’approvazione del piano di utilizzo delle risorse derivanti dall’applicazione dell’imposta di soggiorno , è rivelatrice dei giochi di politica non vecchi, ma arcaici che agitano la maggioranza consiliare ed alcuni consiglieri”. Così inizia la nota del secondo circolo del Pd con segretario l’avvocato Mimmo Barone che insieme al consigliere comunale Giorgio Massari scrive: “La delibera proposta dalla giunta comunale che consiste esclusivamente in una tabella che ripartisce circa 490 mila euro provenienti dalla tassa di soggiorno del 2015, viene oggettivamente riscritta da un emendamento formalmente sottoscritto da Brugaletta capogruppo del M5S e D’Asta capogruppo del PD, ma sostanzialmente dettato da Tumino e dal gruppo “ Insieme”. Cosa rappresenta la riscrittura e l’approvazione dell’emendamento-nuova delibera per i tre gruppi? Per il M5S rappresenta la ratifica della sfiducia formale del gruppo consigliare nei confronti del sindaco e della sua giunta e in modo specifico nei confronti dell’assessore Stefano Martorana, che ha predisposto la delibera e sostenuto alcune scelte strategiche in essa contenute; con due paradossi : che l’assessore Martorana non avendo più la delega al turismo non era neppure presente in aula a difendere le sue scelte e che il neo assessore al ramo, la consigliere Disca, scelta dal gruppo con votazione democratica che l’ha vista prevalere per un voto sulla Sigona, in procinto di essere espulsa perché si è scoperto solo ora delle sue simpatie fasciste, si è astenuta nella votazione dell’emendamento del suo gruppo. Un gruppo contro il sindaco, un consigliere-assessore contro consiglieri semplici. Il gruppo “Insieme”, che ha scritto la delibera, partecipa di fatto alle politiche del movimento cinque stelle, contribuisce a mimetizzare ed anestetizzare gli scontri dentro la maggioranza , si propone come il soggetto che può condizionare le scelte dell’amministrazione, ma annulla la necessaria demarcazione tra responsabilità di chi governa e di chi è opposizione, contribuendo alla crescita della confusione e della indifferenza tra le forze politiche e non facendo presagire alcuna alternativa politica. In questo contesto la parte del gruppo consiliare del Pd riferibile a D’Asta e Chiavola, si muove come attrice non protagonista della scena, e segue anonimamente strategie altrui, come avvenuto per l’elezione a presidente del consiglio di Tringali e come avvenuto con la votazione della delibera Tumino-Brugaletta. Visti i tempi, forse potremmo dire che la giunta Piccitto è tenuta in vita non tanto dal soccorso rosso, ma dal soccorso “Verdino”. Il secondo Circolo del PD di Ragusa e il consigliere Massari si chiamano fuori da siffatti giochi, poco trasparenti ed incomprensibili per i cittadini”.
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