La bandiera dell’indipendenza “sventola” all’interno di palazzo Ciarcià a Santa Croce Camerina. Lo stesso luogo simbolo delle battaglie rivoluzionarie contro i Borboni. Il movimento indipendentista “insieme per la Sicilia” ha voluto presentare i punti programmatici per la piena indipendenza dell’isola con una propria moneta. Un incontro interlocutorio in attesa di un ulteriore confronto con le forze politiche della città. “Non avverto nessuna inversione di tendenza in un paese oramai nel baratro – spiega il leader del movimento “Insieme per la Sicilia”, Mario Coco – certo, se le cose fossero andate diversamente, se la ricchezza non dico durante il regno d’Italia, ma, quanto meno, dalla nascita della repubblica democratica, fosse stata distribuita in tutta la penisola, isole comprese, in maniera equa, non saremo qui a discutere di emergenza sociale. L’obiettivo finale è quello della proclamazione dell’indipendenza attraverso una delibera del proprio parlamento e una consultazione referendaria popolare. Nell’immediato gli spazi di sovranità garantiti dallo statuto saranno attuati, anche unilateralmente laddove lo Stato italiano continuasse con il proprio ostruzionismo, tra la Sicilia e la Repubblica italiana. In ogni caso la Sicilia – afferma Coco -disporrà immediatamente della propria agenzia delle entrate, di un proprio sistema informatico per la pubblica amministrazione, della propria polizia e tutti i tributi”. Sostegno al reddito per i non occupati e le casalinghe. “Con le risorse derivanti da una politica fiscale e monetaria autonoma – precisa Mario Coco, leader del movimento Insieme per La Sicilia -sarà possibile l’erogazione di un sostegno al reddito per tutti i soggetti maggiorenni non pensionati che non siano titolari di reddito ed appartenenti a determinate categorie meritevoli di tutela: disoccupati, casalinghe, studenti universitari, lavoratori in riqualificazione o inseriti in programmi di reinserimento. Tale sostegno non deve raggiungere un livello che sia disincentivante rispetto ad una ricerca attiva di occupazione”. Altro punto saliente è il superamento del precariato e delle assunzioni clientelari.
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