Questo martedì 14 giugno alle ore 19 presso l’auditorium Cartia gli studiosi Nello Dell’Agli e Margherita Spagnuolo Lobb relazioneranno sui temi Tra la fatica e il piacere di conoscersi, percorsi di interiorità tra bellezza e dolore. Dell’ Agli è teologo, biblista e psicoterapeuta molto apprezzato. Margherita Spagnuolo Lobb è psicologa, psicoterapeuta, dal 1979 dirige l’Istituto Gestalt. Al termine dell’incontro si terrà la premiazione dei vincitori del concorso letterario e di artwork correlato al Festival. Giorno 15 giugno a Palazzo Garofalo alle ore 19 verrà inaugurata l’istallazione multimediale “Stanza della meditazione” a cura di Giampiero Carta. Alle 19,30, in piazza San Giovanni l’attore e regista Moni Ovadia incontra il pubblico per un momento dal titolo Stranieri e viandanti nel mondo e nel mondo interiore. Ovadia è artista di grande spessore. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il vagabondaggio culturale e reale proprio del popolo ebraico. Al termine, spazio alla grande musica con Francesco Cafiso, jazzista di fama mondiale che omaggia il Festival con una performance in trio che vedrà impegnato anche il pittore Giovanni Robustelli nell’esecuzione live di un’opera pittorica su tela. Il Festival prevede la celebrazione in due momenti della Giornata del Rifugiato. La prima si svolgerà il 20 giugno presso il Centro polifunzionale interculturale di viale Colajanni con l’organizzazione della Caritas diocesana di Ragusa. Prevista la presenza di due importanti relatori: Claudio Bertolotti, analista strategico indipendente, si occupa principalmente di questioni politiche, militari e religiose relative all’Afghanistan contemporaneo; Rotte, fondamentalismi islamici e possibili contaminazioni il tema del suo intervento. A seguire Diario dalla Siria testimonianza di Suor Deema Fayyad della comunità monastica di Deir Mar Musa. Suor Deema Fayyad appartiene alla comunità fondata in Siria da Padre Paolo Dall’Oglio, sacerdote gesuita rapito nel 2013. Il 21 giugno, infine, al Centro Gerico di Vittoria, il Festival chiude i battenti con una serata dedicata all’Arte profuga con il diretto coinvolgimento degli ospiti dei centri SPRAR e momenti di teatro, musica e danza. Il progetto è promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista in collaborazione con la Diocesi di Ragusa, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, gli enti locali titolari dei progetti SPRAR, l’Istituto comprensivo Vann’Antò, la cooperativa Filotea.