Riceviamo e pubblichiamo. “La bocciatura dell’art. 48 delle N.T.A del Piano Regolatore Generale è una delle pagine nere per la nostra Città. La situazione, per fortuna, è rimediabile e, grazie all’approvazione definitiva del Piano Paesaggistico, non causerà gravi danni. A chi oggi diffonde notizie false dicendo che ora tutti potranno di nuovo costruire in campagna diciamo di leggere attentamente l’art. 20 del Piano Paesaggistico. – Nelle aree individuate quali zone E dagli strumenti urbanistici comunali, nonché aventi carattere agricolo rurale così come definito nei contesti di cui ai successivi paesaggi locali, è consentita la sola realizzazione di fabbricati rurali da destinare ad attività a supporto dell’uso agricolo dei fondi, nonché delle attività connesse all’agricoltura, nel rispetto del carattere insediativo rurale. Tali prescrizioni sono esecutive nelle more della redazione o adeguamento degli strumenti urbanistici e sono attuate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali. – Quindi ciò che doveva fare il comune con l’approvazione dell’art. 48, verificare che i richiedenti le concessioni edilizia in zona E siano veri agricoltori, lo dovrà fare la Soprintendenza di Ragusa, anche se non è il suo mestiere. L’art. 48, con l’introduzione dell’obbligo di presentazione di un piano agricolo aziendale rispondeva a questo compito: è quello che si fa in UN PAESE CIVILE. I consiglieri comunali, alcuni dei quali evidentemente rispondono ancora oggi agli stessi interessi che hanno cercato di bloccare negli anni passati il Piano Paesaggistico, hanno avuto vita facile, cogliendo al volo la superficialità dei consiglieri di maggioranza che hanno voluto difendere a tutti i costi la pretesa dell’A.C. di inserire in modo inopportuno nell’ art. 48 elementi, quali quelli sulle trivelle, che andavano inseriti in altre parti del PRG. Ciò ha causato la bocciatura dell’atto. Il risultato, per la felicità dei – Consiglieri Cementificatori-, è che si è bloccato il percorso verso l’obiettivo del consumo zero di suolo e non si è ottenuto nulla sulle trivellazioni. Chi è sensibile alle tematiche del consumo di suolo zero, rifiuti zero, energie rinnovabili dovrà riflettere sugli errori commessi. Sarà pur vero che il Sindaco avrà portato una delibera invotabile, ma non è questo il punto. L’obiettivo principale che ci dobbiamo porre è il rispetto di un Piano sovraordinato quale quello Paesaggistico. Il rispetto del Piano Paesaggistico è un onore ed un onere che i Consiglieri Comunali hanno verso la cittadinanza. Tutelare l’ambiente ed il Paesaggio è un DOVERE CIVICO che attiene anche ai principi costituzionali. Non si tratta di certo di un principio dettato da un’ideologia becero-ambientalista come qualche –ignorante- sostiene. Riteniamo che a questo punto occorra riportare quanto prima in Consiglio l’art. 48 relativo alle sole norme sulle edificazioni; esso avrebbe certamente i voti per essere approvato. Per quanto concerne l’altra variante riguardante la regolamentazione di tutte le attività energetiche sul territorio comunale, sarebbe opportuno riproporla dopo l’estate. Legambiente è pronta a prestare la propria collaborazione con personalità di estrazione tecnico-scientifica e giuridica, sia locale che nazionale, per contribuire all’elaborazione di questa variante, se verrà invitata”. Firmato Lebambiente Ragusa