In merito alla notizia di questi giorni, relativamente alla paventata chiusura del reparto di chirurgia dell’Ospedale “Busacca” di Scicli, interviene il Presidente della Commissione all’ Ars, On. Pippo Digiacomo. “Penso che sospendere le attività di chirurgia dell’ospedale di Scicli, aldilà di situazioni transitorie determinate dal ricorrente problema delle ferie estive, sia un errore che va corretto. A Comiso il reparto di chirurgia sviluppa una produttività di oltre tremila interventi l’anno, alleggerendo le liste d’attesa che sono il male endemico della sanità siciliana e, se ciò è riuscito a Comiso che la Direzione dell’ASP di Ragusa vanta come un esperimento di portata nazionale da emulare in altre realtà siciliane, non vedo perché non emularlo intanto anche a Scicli. Vorrei ricordare – continua Digacomo – che l’idea dell’ospedale riunito, che ha salvato 40 ospedali in Sicilia, dà ai manageri ampi spazi di manovra ovviamente all’interno dei limiti di personale, argomento nel quale l’Asp di Ragusa è stata da noi ampiamente risarcita dai tagli del 2010. Inoltre, sempre all’Asp di Ragusa, è stato consentito in deroga un reclutamento di primari che le altre aziende, in proporzione, si sognano: 8 in regime di blocco delle procedure concorsuali. Tutto questo implica mettere alla prova i nuovi primari e il nuovo management per valorizzare il concetto di ospedale riunito e non per spogliare uno stabilimento e vestire l’altro, col risultato di renderli entrambi inefficienti. Chiederemo un incontro con i vertici aziendali per chiarire questa strategica e vitale questione della sanità iblea.”
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