La Polizia, a seguito delle indagini avviate dopo lo sbarco di 33 migranti di qualche giorno fa, ha proceduto al sequestro della barca a vela che si era incagliata sulle coste ispicesi. La Squadra Mobile di Ragusa restituendo gli effetti personali trovati all’interno della barca, ha appreso dai migranti che molti oggetti non erano stati recuperati. Dopo una rapida e complessa indagine, gli investigatori hanno trovato uno sciacallo che, durante le fasi di soccorso, si era impossessato degli oggetti di valore come tablet, oggetti in oro e smartphone posseduti dai migranti, costretti, per salvare le loro vite, a lasciare gli zaini in barca. L’uomo è stato denunciato, la refurtiva recuperata è consegnata ai legittimi proprietari. Con particolari tecniche investigative di tipo anche scientifico, gli uomini della Squadra Mobile, hanno bussato alla porta di A.G. di 45 anni che risiede a pochi passi dalla spiaggia dove è avvenuto lo sbarco, in contrada Marina di Marza. L’uomo dopo aver negato un proprio coinvolgimento, ha ammesso le proprie responsabilità restituendo gli effetti personali. Si era impossessato pure delle sigarette e di alcune paia di scarpe. L’uomo aveva assistito alle diverse fasi di soccorso e passati pochi minuti dal recupero, l’ispicese, con gravi precedenti penali, ha colto l’occasione per agire come uno sciacallo: utilizzando una piccola barca ha raggiunto il natante incagliato sulla spiaggia, è salito a bordo ed ha fatto razzia degli oggetti di valore.
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