Il deputato modicano sottolinea come in Sicilia la situazione è “molto grave con giovani che devono ancora percepire le spettanze pur avendo concluso i tirocini da mesi e zero opportunità di occupazione reale. Se da una parte non si è riusciti a sfruttare questa unica opportunità che ci ha dato l’Europa dall’altra non c’è stata la risposta che tutti si aspettavano: possibilità di accedere al mondo del lavoro. Tanti soldi spesi e risultati nulli”. “Un flop su tutta la linea – prosegue Minardo – e i dati parlano chiaro: soltanto l’8 per cento delle aziende che ha fatto utilizzo dei tirocini, quindi assumendo per 6 mesi un lavoratore a costo zero e pagato (forse) dalla Regione con 500 euro mensili, hanno effettivamente fatto stipulare un contratto per proseguire il rapporto di lavoro”. Il parlamentare Ncd ricorda di aver presentato qualche mese fa una proposta di legge che prevede la “possibilità per gli istituti tecnici-professionali e per i licei di attivare l’alternanza scuola-lavoro a partire dalle classi terze al fine di combattere la dispersione scolastica, formare lo studente e rilanciare l’occupazione”. “Solo con i giusti presupposti di innovazione, coraggio, alternanza e apertura reciproca tra scuole e mondo aziendale – conclude Nino Minardo -, anche il flop di Garanzia Giovani potrebbe trasformarsi nel trampolino di lancio verso un futuro lavorativo migliore e certo”.