Lunedì di ferragosto alle 15 circa, nei pressi di punta Zafaglione, è morto per annegamento un tunisino di 49 anni residente a Vittoria. Era sceso in spiaggia qualche ora prima in compagnia dei due figli di 11 e 12 anni. Il più grande dei due aveva deciso di fare un bagno. Le condizioni del mare non erano ottimali, c’era vento ed un moto ondoso non indifferente. Il ragazzo si è trovato in difficoltà, il padre se n’è accorto e si è gettato in acqua per soccorrerlo. Una poliziotta libera dal servizio si è tuffata in acqua ed a circa 30 metri dalla battigia, nonostante in vento forte e la corrente che la trascinava al largo, è riuscita ad afferrare il ragazzo in difficoltà ed a portarlo in spiaggia, dove gli ha praticato le manovre per espellere l’acqua che aveva ingoiato. In acqua c’era ancora il padre del ragazzo, in difficoltà, ed un altro ragazzo che si era gettato in mare nel tentativo di salvarlo. La poliziotta ha organizzato una catena umana coinvolgendo le persone presenti riuscendo a raggiungere le due persone in pericolo. La situazione per il padre dei ragazzi è apparsa subito drammatica. In spiaggia la donna, che è Sovrintendente Capo della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Palermo, ha chiamato i soccorsi telefonicamente e si è prodigata nelle manovre di rianimazione del malcapitato fino all’arrivo dell’ambulanza del 118. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’altro ragazzo, che si era tuffato per salvarlo, un 24enne vittoriese, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria in codice giallo, per sindrome da annegamento. In serata dall’ospedale hanno dato assicurazione sulle sue buone condizioni di salute.