Il Comitato Randello Libera è tornato in spiaggia a saggiare il polso del popolo di Randello. La risposta è stata al di sopra di qualsiasi di ogni rosea aspettativa. Boom di firme e tutti compatti per liberare la spiaggia, e zone limitrofe, dalle miopi bramosie di chi considera ogni pezzo del nostro territorio come proprietà privata o come mero strumento per far soldi. Sbarre e recinzioni da una parte, ombrelloni e sdraio (nonostante la nota sentenza del Tar) dall’altra parte. La gente è arrabbiata, confusa e vuole chiarezza. Scrive il comitato: “Vogliamo una risposta esaustiva in primis dal Sindaco di Ragusa , che non può tirarsi indietro, ma che ha il dovere (politico, istituzionale e morale) di spiegare cosa sta succedendo a Randello. Non può farlo a stagione finita, deve farlo adesso. Ci sono centinaia di firme che meritano attenzione e rispetto. Il coro di voci che è venuto fuori dalla spiaggia a ferragosto è stato unanime: Randello deve rimanere libera ed incontaminata e l’intera area deve rimanere accessibile e liberamente fruibile da parte della cittadinanza. La mobilitazione in spiaggia non si fermerà fino a quando non otterremo risposta alle nostre istanze. Siamo sempre di più, sempre più compatti e abbiamo onde, sabbia e vento e dalla nostra parte”.
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