Veronica Panarello insiste nella sua versione: “È stato mio suocero a strangolare Loris”

Veronica Panarello vestita di nero si è presentata questo lunedì mattina all’udienza davati al Gup di Ragusa Andrea Reale, al processo che la vede imputata per l’omicidio del figlio Loris. Così come annunciato ha reso una dichiarazioni spontanea, a porte chiuse, sostenendo nuovamente che ad uccidere il bimbo è stato Andrea Stival. “Mio suocero – ha spiegato – mi ha detto di legare i polsi a Loris e io l’ho fatto”. Avrebbe utilizzato le fascette prese dal ripostiglio di casa. Veronica ha proseguito sostenendo di essersi allontanata dalla stanza per rispondere al cellulare, poi tornata nella stanza dove c’erano Loris e Andrea Stival avrebbe trovato il piccolo con un  cavo usb avvolto attorno al collo. La donna prima dell’udienza avrebbe parlato col marito ribadendo la sua volontà di voler dimostrare la colpevolezza del suocero. Nei mesi scorsi la Panarello aveva già detto che era stato il suocero Andrea Stival a uccidere il bimbo per non fargli rivelare la relazione. “Non mi aspetto un cambiamento di rotta – dice l’avvocato di Veronica Francesco Villardita – e nemmeno colpi di scena”. Villardita parla di Veronica in buone condizioni come chi si è liberato da qualcosa che ha tenuto nascosto da tempo.