Rendere Ragusa una città “cardioprotetta”, con l’incremento dei defibrillatori nei luoghi più frequentati e con la dovuta e necessaria informazione e formazione della cittadinanza. La neonata associazione “Amicuore Ragusa Onlus” ha lanciato questo progetto, da sviluppare insieme alle istituzioni, in occasione del convegno “Cuore e prevenzione” realizzato all’auditorium della Camera di Commercio per celebrare la “Giornata Mondiale del Cuore” con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione delle malattie cardiache e sulla corretta educazione alla salute. L’appuntamento è servito anche per presentare ufficialmente alla città la nuova associazione presieduta dalla dottoressa Lucia Ingarao. “Amicuore” si pone l’obiettivo di perseguire finalità di solidarietà sociale e di promuovere progetti di sviluppo socio-economico e culturale a sostegno dei pazienti affetti da malattie cardiache. La sessione dei lavori è stata avviata dal dottor Antonino Nicosia, direttore della struttura complessa di Cardiologia presso l’ospedale Paternò-Arezzo a Ragusa Ibla e direttore del comitato scientifico costituito in seno all’associazione e formato da medici con il compito di supportare le attività di “Amicuore Ragusa”. “Quando si parla di malattie cardiovascolari è importante evidenziare – spiega il dottor Nicosia – quanto sia necessario per una corretta prevenzione e cura un rapporto costante tra la rete ospedaliera e il paziente stesso, nel senso che la prima deve certamente farsi carico dell’ammalato per curare l’eventuale patologia, ma il secondo, il paziente cioè, deve essere più consapevole della sua condizione di salute in modo da prevenire eventuali problemi”. L’associazione “Amicuore Ragusa” mira a colmare questo gap e a rendere più agevole il rapporto ospedale-paziente, prevenzione-cura, attraverso attività di educazione, informazione e solidarietà nei confronti dei soggetti cardiopatici, a cui rivolgere anche appositi programmi di riabilitazione, di educazione sanitaria nell’ambito delle malattie cardiovascolari e di prevenzione dell’infarto del miocardio. La prevenzione, è emerso più volte dal convegno, inizia spesso a tavola, con una corretta e sana alimentazione, come ha spiegato la dottoressa Lina Lauria, biologa presso la Lilt di Ragusa, che ha approfondito i grandi meriti in proposito della dieta mediterranea.