“Davide ha subito una lenta e progressiva fase di dolore in questi due anni accresciuta anche dalle continue versioni fornite dall’imputata e per questo chiediamo un risarcimento di due milioni di euro a testa per il padre e la nonna”. Così Daniele Scrofani, avvocato di parte civile di Davide Stival e di sua madre Pinuccia Aprile, durante l’udienza di mercoledì. Il penalista non ha parlato del possibile movente, spiegando che “non è fondante ai fini del reato”. L’avvocato Scrofani ha dichiarato che il padre del bimbo ucciso non crede alle nuova tesi di Veronica Panarello, che ha accusato il suocero di avere ucciso il piccolo per evitare che il nipotino raccontasse della loro presunta relazione. Davide Stival che ai tempi della tragedia faceva il camionista aveva lasciato la ditta di autotrasporti per stare vicino al figlio più piccolo. Era stato quindi assunto come autista dall’ex sindaco di Vittoria, contratto non rinnovato dal neo sindaco Moscato. Da mesi è disoccupato.