La Polizia ha tratto in arresto Luciano Saglibene, nato a Ragusa nel 1988, per furto aggravato e continuato, commesso ai danni di due dipendenti della Procura della Repubblica. Era il 28 gennaio quando due due dipendenti della Procura si assentavano dai loro uffici per pochi minuti, il tempo di un caffè o di andare in bagno ed al loro rientro, l’amara sorpresa, la borsa aperta ed il portafogli sparito. Esaminate le immagini del sofisticato impianto di videosorveglianza emergevano subito forti sospetti su Saglibene, soggetto che proprio la Squadra Mobile pochi mesi prima aveva già individuato in quanto responsabile di altri reati contro il patrimonio. L’esame delle immagini, anche grazie a speciali software di comparazione dei tratti somatici in uso alla Polizia di Stato, aveva permesso di raccogliere sin da subito inconfutabili indizi di reato a suo carico pertanto si procedeva ad arrestarlo poco dopo. Un piccolo tatuaggio sulla mano l’elemento che lo caratterizzava ulteriormente rispetto ad altri soggetti. Ieri la Procura della Repubblica di Messina competente per i reati commessi all’interno degli uffici giudiziari di Ragusa, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di Saglibene già tratto in arresto a gennaio.
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