“E’ inaccettabile che il frutto di una battaglia condotta diversi anni fa, cioè l’edificio di via Berlinguer che fu finanziato in parte dall’Assessorato regionale alla Famiglia al fine di creare una casa protetta per anziani, venga destinato ad altri scopi, per quanto nobili”. E’ la posizione dei sette consiglieri del Patto di Consultazione preventiva e permanente (Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita) espressa ieri in Consiglio comunale da Giorgio Massari in merito all’intenzione dell’Amministrazione comunale di rendere quella che sarebbe dovuta essere una casa protetta per anziani e disabili, invece, nuova sede del Comando di Polizia Municipale di Ragusa. “La questione fu sollevata già nel 2013 – dicono i sette – perché l’allora Commissario straordinario di Ragusa cambiò la destinazione d’uso dell’edificio. I grillini, appena insediati, riportarono lo scopo della struttura a quello originario. Adesso hanno cambiato idea e non se ne comprende la ragione”. “Senza nulla togliere al prezioso lavoro della Polizia Municipale di Ragusa, siamo convinti che c’è una questione di priorità sociale da rispettare – dichiara in particolare Gianluca Morando, che nel 2013 si era occupato per primo della faccenda – perché ci sono tante strutture private in città che si occupano di disabili o anziani, ma non ce n’è una comunale. L’attuale sede della Polizia Municipale, invece, con piccoli accorgimenti, potrebbe tranquillamente essere migliorata”. “Il vicesindaco Iannucci – aggiunge Morando – ha dichiarato alla stampa che il settore Servizi Sociali ha fatto dei bandi di manifestazione di interesse che però non hanno portato a niente e quindi, non si capisce bene perché, si è deciso di soddisfare le richieste della Polizia Municipale. Piuttosto che riflettere su quale motivo ha reso poco appetibile le richieste di manifestazione di interesse da parte del Comune e trovare il modo più efficace per attirare un eventuale soggetto gestore, si è pensato a stravolgere completamente lo spirito che ha portato alla realizzazione di quella struttura. Tutti gli assessori che, ultimamente, hanno retto i Servizi Sociali, hanno sempre detto che un bando definitivo era quasi pronto, ma non è stato mai pubblicato. Questo è un altro aspetto della faccenda che andrebbe chiarito”. “C’è anche un problema che si pone su un piano puramente giuridico” dice, invece, Giovanni Iacono. “Nel ’97 – spiega – l’Assessorato regionale finanziò una casa protetta per anziani. Il che vuol dire che ci troviamo difronte a soldi pubblici dati per una finalità specifica che, sì, può essere modulata in modo migliore all’area servizi sociali dove si può fare tantissimo con una struttura simile, ma non certo snaturarla”. “Abbiamo tante proposte per quella struttura – dichiarano i sette – ma cominceremo subito con una raccolta firme per impedire che l’Amministrazione Piccitto possa perpetrare tale scippo alla comunità ragusana e per fare sì, invece, che l’edifico di via Berlinguer possa essere destinato a ciò per cui è nato”.