15-11-2024
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Archivi annuali: 2016

SONIA, LA DEA SHIVA DAL MOLLE CENTRO  

Siva_fbthumb (1)Almeno è veloce la Sonia Migliore, contorta ma sbrigativa. E’ uscita ieri dal suo partito, l’Udc, ed è rientrata  ventiquattro ore dopo cambiandogli il nome: Area popolare. Le cose sono due, anzi quasi tre, tanto per complicarci  la vita ed entrare confusi nel mondo folle e pasticciato della politica: o  la consigliera non ha capito che trattasi dello stesso partito – Udc più Nuovo Centro Destra = Area Popolare – , oppure la giravolta in apparenza inutile ha un significato o meglio è un messaggio dovuto. Sembra una di quelle misteriose circostanze dei film di Montalbano: i Cuffaro contro i Sinagra e viceversa. Bisogna avere l’intuito sopraffino del commissario per decifrare Sonia. Forse ci siamo arrivati anche noi. Vediamo se ci siamo. La Migliore appartenente alla famiglia D’Alia (Udc) da tempo non si trovava bene e aveva bisogno di uno spazio autonomo, il Laboratorio 2.0, per muoversi su più fronti. Appena in consiglio comunale nasce Insieme – il gruppo di Maurizio Tumino che oscilla tra una caratterizzazione pienamente civica ad un possibile abbraccio con il Pd di Nello Dipasquale –  la Migliore sbanda e le scatta un’ansia da zitella: deve accasarsi subito e bene. Molla il vecchio riferimento dell’Udc regionale con cui intrattiene un rapporto formale e privo di passione e si butta fra le braccia di Nino Minardo, insomma cambia padrone e non partito. Stare con Minardo comporta bei vantaggi: è raggiungibile, disponibile, distante da Maurizio Tumino, e fedele con chi gli è fedele. Laboratorio 2.0 stringe quindi un patto federativo con Area Popolare che non ha più il gran faccione di D’Alia come referente, ma il plutocrate  deputato nazionale che in una botta sola si posiziona quando gli fa comodo su Ragusa, dà una coltellata a Giovanni Mauro che “corteggiava” la Migliore, acchiappa alcuni orfani di Forza Italia già leontiniani come l’ex sindaco di Santa Croce Lucio Schembari oggi apparso in foto ufficiale con la consigliera. Forse si placa con Minardo: si sente più sicura, più protetta, più garantita nel suo sogno di diventare sindachessa; c’è però un problema ed è sempre il PD, l’immenso Sole che acceca e brucia le masse. In veste centrista -destrorsa -clericale conservatrice Area Popolare ha un significato e può misurarsi con il Pd, ma in veste realista ed opportunista è quello che è: stampella del partito della Nazione. Vuoi vedere che dopo tutti questi giri, fuoriuscite dal portone e rientrate dalla finestra, sempre con il Dio Sole se la deve giocare la sua partita, la serpeggiante Sonia? Sappiamo tutti che l’unico partito in grado di fronteggiare i cinquestelle è il Pd, e così  tutte le manovre di liste e movimenti riconducono ad esso. Ed ora anche Sonia Migliore c’è. Come la dea Shiva dalle quattro braccia, raggiunge, accarezza, allaccia, stringe… A noi sfugge, troppo molle il suo centro.

SCICLI, UN RAGAZZO DI 19 ANNI ARRESTATO PER STALKING

MANSUETO A.Arrestato per stalking, da parte dei Carabinieri della Tenenza di Scicli, il giovane Alessandro Mansueto, 19enne di Scicli, che ormai da quasi un anno continuava a tormentare i suoi genitori adottivi, a cui era stato affidato dai Servizi Sociali quando era ancora in tenera età, facendoli oggetto di continue minacce per ottenere somme di denaro. Quando questi ultimi osavano ribellarsi facendogli presente di non essere benestanti e che era il caso, visto che non aveva voluto proseguire negli studi, che si trovasse un’occupazione, il ragazzo andava su tutte le furie, ricorrendo a pesanti minacce di morte e non esitando a mandare in frantumi mobili e suppellettili all’interno dell’abitazione di famiglia. I genitori lo hanno denunciato. E’ arrivata quindi un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi di lavoro, di abitazione e di studio frequentati dai suoi genitori adottivi e dall’altro figlio naturale di questi ultimi. Neanche questa misura, però, si rilevava efficace. Ha continuato a presentarsi regolarmente presso l’abitazione dei genitori adottivi, chiedendo somme di denaro e, ad ogni rifiuto, puntualmente scattavano le minacce di violenze, costringendo le povere vittime a sporgere nuove denunce. All’ennesimo episodio è scattato l’arresto per il reato di atti persecutori e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott.ssa Giulia Bisello, è stato associato presso la locale casa circondariale.

LA NEW TEAM RAGUSA GIOCA IN ANTICIPO A SANTA CROCE: SABATO AL KENNEDY

download (2)Giocherà in anticipo, sabato alle 15,30, la New Team Ragusa che scenderà in campo al Kennedy di Santa Croce Camerina. La società giallonera ha accolto la richiesta del sodalizio di casa di anticipare l’evento sportivo visto che l’intera cittadina camarinense sarà interessata, domenica, dai solenni festeggiamenti in onore di San Giuseppe. Pur essendo consapevole della forza dell’avversario, la New Team Ragusa si presenta all’appuntamento forte dei tre punti conquistati sabato scorso che hanno permesso alla squadra di compiere un importante balzo in avanti nella classifica del girone D del campionato di Promozione. La squadra ragusana si presenterà al completo all’appuntamento.

RAGUSA, UNA STRADA DELLA CITTA’ INTITOLATA A LAILA BUSACCA, DONATRICE D’ORGANI

 

lailaLa strada della città attualmente denominata Via 520, verrà intitolata a Laila Busacca, una giovane ragusana di 29 anni prematuramente scomparsa nel 2014 a causa di un aneurisma cerebrale. La decisione è stata assunta dalla Giunta Municipale con proprio provvedimento a seguito di una richiesta in tale direzione presentata lo scorso anno al sindaco Federico Piccitto dall’ex presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono che ha proposto di intitolare una via cittadina a Laila Busacca – donatrice d’organi. Grazie appunto all’espianto di alcuni organi alla giovane donna, è stato possibile ridare un futuro e speranza di vita a cinque pazienti in lista di attesa per il trapianto. La cerimonia di intitolazione della via “Laila Busacca – donatrice d’organi”, avverrà sabato 12 marzo alle ore 11,30. Interverranno il Sindaco Federico Piccitto, i familiari ed i numerosi amici della giovane.

Tentativo di sfratto coatto nella zona Asi di Pozzallo al capannone di Corrado Giuca

mariano-ferroAlle 6 di giovedì mattina i militari hanno circondato e bloccato le entrate e le uscite del capannone di Corrado Giuca nella zona Asi di Pozzallo. E’ l’esecuzione di sfratto coatto che si temeva da mesi. Da ottobre, infatti, il capannone dell’uomo era stato venduto all’asta ad un imprenditore della medesima area artigianale di Pozzallo, dopo un notevole ribasso del suo valore, passando da circa due milioni di euro a 400 mila euro. Dopo le azioni di Giuca, che si era barricato dentro l’azienda, era arrivata la proroga per dare la possibilità all’imprenditore, che aveva ripreso a lavorare per la realizzazione dell’autostrada Siracusa – Gela, di poter avere un mutuo dalle banche e far ricomprare al figlio il capannone dall’acquirente. Per 158 giorni Giuca è rimasto barricato nella sua azienda, consapevole che prima o poi sarebbe accaduto quello che è stato questa mattina. L’allarme è stato lanciato dalle due persone che dormono in macchina fuori dal capannone ogni notte. Corrado Giuca si è barricato sul tetto minacciando di darsi fuoco con una tanica di benzina. La mediazione, con un significativo risvolto umano, da parte del vicequestore aggiunto Giorgio Terranova, e delle altre forze dell’ordine presenti, che hanno dialogato con l’uomo convincendolo prima ad allontanarsi dalla tanica di benzina e poi a scendere dal tetto del capannone, hanno evitato la tragedia. A confortare l’imprenditore pozzallese la proroga di un mese, fino al 13 aprile, per poter avere dalla banca un mutuo per riacquistare la struttura. Una speranza che per ora è tutto per la famiglia Giuca, stamattina accorsa disperata al capannone, alla minaccia dell’uomo che voleva darsi fuoco. “Una soluzione temporanea che da la possibilità di riacquistare il capannone”, sancisce Mariano Ferro, leader dei Forconi presente questa mattina durante la mediazione. “Ci rivolgiamo al Procuratore della Repubblica di Ragusa e al presidente del Tribunale di Ragusa, per chiedere se davvero si intende togliere la casa o l’azienda a tutte le persone in difficoltà”. 

LA NUOVA RAGUSA- CATANIA: ARRIVA LA FIRMA DI PADOAN

ragusa_cataniaIl Comitato Unitario Ristretto per il raddoppio della SS 514 Catania – Ragusa composto da Salvo Ingallinera, Sebastiano Gurrieri, Roberto Sica c omunica che è stato firmato dal Ministro Padoan l’atteso decreto interministeriale tra il Ministero dell’Economia e il Ministero delle Infrastrutture, facendo così seguito a quanto preannunciato nell’incontro di giovedì 4 febbraio tra il Comitato Ristretto e lo stesso Direttore Generale presso il Ministero dell’economia, nel corso del quale era stato assicurato che entro un mese il decreto sarebbe stato formalizzato. “Per noi del Comitato Ristretto non è stata una sorpresa ma la logica conseguenza di quanto già affermato dal Ministro Del Rio nella risposta data nel corso del question time del 14 ottobre in aula all’on. Fautilli, il cui intervento era stato da noi sollecitato. Adesso, entro 30 giorni la Corte dei Conti registrerà il decreto, assicurando certezza al cronoprogramma sulla realizzazione dell’arteria in quanto tutti gli atti successivi sono solo complementari e non permetteranno più di rivedere l’iter progettuale. Dopo i vari chiarimenti tra il Ministero e la cordata delle imprese attraverso il documento interpretativo concordato tra lo stesso Ministero e le imprese, la firma di questo decreto rappresenta l’atto più importante delle procedure di definizione dell’iter, un risultato che va a merito di tutta la provincia, un esempio della buona politica di una classe dirigente che, quando da noi interpellata, non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno e apporto, nonostante qualcuno abbia cercato di mettere in discussione il lavoro svolto in dodici anni in stretto rapporto con la Provincia Regionale e i parlamentari che si sono succeduti negli anni”.

TARI, DISSERVIZI IN SERIE AL COMUNE DI RAGUSA

download (1)Disservizi in serie per quanto riguarda la Tari. A denunciarlo il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, il quale mette in rilievo come sono arrivati, nelle case dei ragusani, i bollettini con errori in notevole quantità. “Tra le anomalie più evidenti – segnala Morando – il fatto che sia stata calcolata per ben due volte la stessa unità abitativa oppure il ricalcolo di una unità abitativa che è stata venduta anni addietro e che viene attribuita al proprietario di un tempo. Queste e altre incongruenze stanno spingendo i cittadini a prendere, legittimamente, d’assalto l’ufficio tributi del Comune di Ragusa. Basti pensare che, in queste giornate, c’è stata gente che si è presentata dinanzi alle porte degli uffici addirittura alla sei del mattino perché le file sono insostenibili. A tutto ciò si aggiunga il fatto che i dipendenti comunali del settore in questione non ce la fanno più in quanto si trovano costretti a sobbarcarsi un carico di lavoro pesantissimo, considerando tra l’altro il fatto che ci sono penurie d’organico. Quindi già normalmente la situazione è critica, figurarsi poi con gli eccessi di questi ultimi giorni”. Morando non si spiega che cosa stia accadendo “anche perché – aggiunge – risulta che era stata cambiata la società di gestione del software proprio per quanto attiene questo ambito e nonostante ciò si registrano disservizi simili. I cittadini non solo hanno dovuto fare i conti con l’aumento esorbitante della tassa ma in più si sono visti caricati nei bollettini costi non dovuti. Come se non bastasse, chi chiede giustamente di rivedere i conteggi, si trova costretto a dover sostenere una fila interminabile. Quindi c’è più di qualcosa che non funziona. I dipendenti che si trovano allo sportello sono poi alle prese con una situazione pesantissima. Alla luce di tutto ciò, sarebbe opportuno rivedere la pianta organica del Comune al fine di aumentare il personale proprio all’ufficio tributi dove risulta assai carente, considerando anche il fatto che i dipendenti sono chiamati a gestire un servizio molto delicato e non possono certo svolgerlo al meglio in queste condizioni psicofisiche”.

SASA’ CINTOLO RIMOSSO RILANCIA E PROMUOVE UNA PETIZIONE PER LA SCUOLA DELLO SPORT

3b542592-4970-4d49-b70b-a9a030a7f2b3Un mistero questa scelta dei vertici Coni di estromettere dalla guida del comitato  Sasà Cintolo, da decenni il massimo rappresentante del movimento sportivo ragusano. Ed ancora più misteriosa la chiusura della scuola dello sport. Tagli, controlli? Nessuno parla, nessuno chiarisce, e dal governo Crocetta e dai deputati regionali nessuna spiegazione o presa di posizione. Ora Sasà Cintolo lancia una petizione contro la soppressione della Scuola regionale di sport.  “L’obiettivo – spiega Cintolo – è di evitare quanto già sta in parte accadendo, cioè che la struttura di via Magna Grecia, un tempo aperta a tutti, si richiuda su se stessa”. La petizione è rivolta alle competenti autorità sportive e potrà essere sottoscritta dalle associazioni sportive e culturali in rappresentanza dei bisogni e delle esigenze che il territorio emana oltre che dai cittadini dell’area iblea. “La decisione assunta dal comitato regionale Coni in ordine al commissariamento della delegazione provinciale di Ragusa – è scritto nel documento –  oltre a mortificare e distruggere un patrimonio di competenze, conoscenze ed esperienze sviluppatesi in trent’anni di attività appassionata, disinteressata e ricca di successi a livello regionale, nazionale e internazionale, è giustificata solamente da scelte che si pongono come unico obiettivo quello di azzerare il frutto di un impegno straordinario ed unico in Italia come la Scuola regionale di sport di Ragusa in cui sono confluite le iniziative, splendide e coordinate da parte degli enti territoriali come la Provincia e il Comune di Ragusa”. Nella petizione si chiede di revocare con urgenza tale decisione  e di adottare, per quanto riguarda la Scuola regionale di sport di Ragusa, scelte che si pongano nella continuità per la qualità delle iniziative e delle attività degli ultimi vent’anni e che hanno dato lustro a tutto il mondo sportivo regionale e nazionale”. La petizione potrà essere sottoscritta negli uffici di segreteria del maneggio di contrada Selvaggio dalle 17 alle 19 e davanti all’ingresso della Scuola in via Magna Grecia dalle 9,30 alle 12. Le firme potranno essere apposte tutti i giorni, escluso sabato e domenica.

IL MANAGER DELL’ASP 7 ARICO’ NEGA AL SOTTOSEGRETARIO DE FILIPPO LA VISITA AL NUOVO OSPEDALE DI RAGUSA, LETTERA APERTA DELLA SEN. PADUA: “ATTEGGIAMENTO INCRESCIOSO E INOPPORTUNO”

 

1429045005-0-ragusa-consiglio-comunale-aperto-sul-nuovo-ospedale-unoccasione-mancataUna lettera aperta dai toni durissimi è stata inviata dalla senatrice del Pd Venera Padua al manager dell’Asp 7 Maurizio Aricò. Oggetto della reprimenda l’indisponibilità del direttore generale a fare visitare al sottosegretario alla Salute Vito De Filippo il nuovo ospedale di Ragusa. “Sento la necessità di inviare questa lettera – scrive la senatrice Padua ad Aricò – per stigmatizzare l’increscioso e assolutamente inopportuno atteggiamento tenuto dal manager in occasione della recente visita nella nostra provincia del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo. Alla mia richiesta di visitare l’erigendo ospedale “Giovanni Paolo II”, Aricò ha risposto con un secco no in quanto non aveva tempo: è davvero singolare che un esponente del Governo nazionale, peraltro del Ministero alla Salute, non possa visionare i lavori del nuovo nosocomio. É davvero sorprendente come il manager, in qualità di funzionario dello Stato, possa ritenere di non essere tenuto, come invece dovrebbe, ad evadere la richiesta di una visita, di un’ispezione, di un sopralluogo di un membro del Governo e di una senatrice della Repubblica. Siamo rimasti stupefatti, io e il sottosegretario, per un ingiustificato comportamento caratterizzato da una inaccettabile ed inammissibile mancanza di correttezza istituzionale”. La senatrice Padua poi si rivolge in prima persona ad Aricò: “Egregio direttore, lei sta gestendo la sanità in una comunità che è stata, ed è, caratterizzata dalla solidarietà, dall’attenzione alle maggiori fragilità e dal rispetto dei ruoli: lei può scegliere le manifestazioni politiche che decide di frequentare ma non è nella sua “disponibilità” impedire ad un membro del Governo e ad un parlamentare di visitare una nuova realtà che sta nascendo al servizio, spero il prima possibile, della comunità iblea”. Immediata la risposta dell’Asp: “Il Direttore Generale ha ricevuto una chiamata dalla utenza associata alla Senatrice Padua Venera. La Senatrice annunciava per il pomeriggio alle 15.00 l’arrivo di un Sottosegretario e chiedeva l’accesso al cantiere del nuovo ospedale di Ragusa per mostrarlo all’ospite. Il Direttore Generale ha ritenuto che la prima visita ufficiale di un membro del Governo nazionale in carica ad un manufatto così simbolicamente rilevante per la Azienda e per l’intero territorio non potesse essere organizzata nel breve giro di 3 ore e 36 minuti. Trattandosi di un cantiere con lavori in corso, l’accesso di non addetti andava garantito anche per quanto riguarda la sicurezza, da parte dell’Ufficio tecnico aziendale, già impegnati in altre attività. Inoltre, la Direzione strategica era, in quelle ore, impegnata nella redazione e approvazione della delibera di adozione del nuovo Atto Aziendale; attività questa non differibile per un impegno che avrebbe portato l’indomani il Direttore Amministrativo fuori sede ed il Direttore Sanitario fuori regione”.

TRASPORTO DISABILI, NESSUN TRIONFALISMO PLEASE!

disabili-scuola-830x480Regione di fatto fallita e Province alla canna del gas. Per non dichiararlo ufficialmente, il lenipotenziario del governo, l’assessore Baccei, si è mosso a pietà ed ha promesso che il servizio di trasporto degli studenti disabili continuerà. Se qualche deputato si vuole intestare il “trionfo” è cosa assai patetica. Fa bene l’esponente del Pd, Angela Barone, a scrivere: “L’assistenza agli studenti degli istituti scolastici superiori non è un’emergenza, ma è divenuta tale perchè nel tempo, e non solo nella sciagurata fase commissariale, non è mai intervenuta una corretta e compiuta programmazione della spesa atta a coprire il servizio per l’intero anno solare. Oggi, che parte delle risorse sono state rinvenute, sol perchè il servizio, e quindi il diritto all’istruzione e all’inserimento sociale, è stato equiparato ad una calamità o emergenza, appaiono fuori tema e fuori luogo certe dichiarazioni tronfalistiche e personalistiche, finalizzate a mera esposizione mediatica, al pari delle contestuali dichiarazioni sull’erogazione delle somme per l’aeroporto, intervenuta per interessamento di altri sin dalla metà di febbraio. Chi ha vissuto sulla propria pelle, e ancor più grave, su quella dei propri figli, la negazione dei diritti primari di eguaglianza e istruzione, non merita questo trattamento. Ben vengano le risorse raschiate dal qualsivoglia barile, ma nessuno osi dire che il problema è stato risolto con toni enfatici. Il problema resta e abbisogna di seria riflessione. Si inizi con l’abbandono della indegna prassi, già in uso da parte del centro­destra per decenni al governo della “defunta” Provincia Regionale, di inserire nel bilancio di previsione solo le spese del servizio per il periodo gennaio ­ giugno, e di rinviare alle manovre correttive di fine anno, il reperimento dei fondi per il periodo settembre ­ dicembre, che ha comportato costantemente l’impossibilità di inizio del servizio in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, quasi che la frequenza fosse, per gli studenti disabili, un optional”.

FEDERCONSUMATORI SICILIA ADERISCE AL COMITATO REGIONALE VOTA SI PER FERMARE LE TRIVELLE

 

referendum-notriv-il-17-aprile-2016_634367Nel  Comitato referendario per il Sì al referendum nazionale per fermare le trivelle del 17 aprile c’è anche Federconsumatori Sicilia. Il presidente regionale Alfio La Rosa dichiara: “Il referendum del 17 aprile è una occasione unica per i cittadini. Finalmente potranno esprimere la propria opinione sul futuro energetico italiano e non, come è accaduto fino ad ora, essere tirati in ballo all’occorrenza dal politico di turno che sbandiera sondaggi sulle presunte preferenze energetiche dei cittadini. Votando Sì al referendum – aggiunge La Rosa – gli italiani diranno chiaramente che non vogliono le trivellazioni in mare e che, nel più breve tempo possibile, l’Italia si deve dotare di una politica energetica basata sulle fonti pulite e rinnovabili. Il metano estratto al largo delle coste o in terraferma – conclude La Rosa – NON E’ affatto pulito e rinnovabile”. Federconsumatori Sicilia, pertanto, metterà le proprie risorse e il proprio impegno a disposizione del Comitato referendario per il Sì e parteciperà a banchetti e iniziative di informazione e comunicazione affinché i cittadini siciliani possano fare una scelta consapevole e definitiva.

Versalis, i lavoratori di Ragusa non ci stanno: gli impianti devono ripartire

versalislogo-300x300“C’è la contraddizione propria del paradosso nei provvedimenti che hanno decretato il blocco delle attività industriali alla Versalis di Ragusa. E i lavoratori non ci stanno e sono pronti ad azioni di protesta”. È quanto emerso dall’assemblea convocata dai sindacati che spiegano:”L’impedimento all’opportunità di allacciarsi a una cabina di Enel, utile a poter iniziare i lavori di ripristino e manutenzione conservativa delle parti d’impianto coinvolte nell’incendio del 6 gennaio, un’operazione che nulla ha a che vedere coi luoghi e le pendenze dell’incidente, sta accendendo gli animi tra i lavoratori. L’angoscia di poter perdere il proprio posto di lavoro è del tutto legittima. Non riusciamo ancora a spiegare l’accanimento contro un sito industriale che ha rappresentato da sempre l’eccellenza, non solo in Eni, nell’ambito della sicurezza degli impianti e nella tutela della salute e dell’ambiente. Il 6 gennaio non si sono registrati danni a persone e, non meno importante, l’evento che è stato circoscritto in un’area d’impianto ben protetta, non ha avuto alcun impatto di carattere ambientale se non quello intrinseco alla combustione stessa. Tutte le logiche interne alla messa in sicurezza degli impianti e al controllo dell’evento sono intervenute in automatico. La popolazione e l’ambiente circostante non hanno mai corso alcun rischio, anche perché sono andati a fuoco dei cavi all’interno delle cabine che contenevano solo quadri elettrici. Solo danni alle cose d’impianto, dunque, che l’azienda, mettendo in campo anche risorse finanziarie eccezionali, ha necessità di ripristinare per uno spedito riavvio delle produzioni di polietilene. Lo stabilimento non può restare fermo ancora a lungo. La produzione è sigillo di garanzia per l’economicità del sito di Ragusa nell’asset strategico di Versalis. La Prefettura ne deve prendere atto, è a rischio la continuità industriale del sito di Ragusa. La tensione è, dunque, alle stelle”. Intanto è iniziata la prima settimana di cassa integrazione allo stabilimento Eni Versalis di Ragusa che coinvolge tutto l’organico, dagli operai ai quadri, per un totale mensile che solo nel mese di marzo toccherà le 6.000 ore.

 

Il Sud Vola, viaggio tra startup e giovani amministratori

il-sud-vola-1-650x250Si terrà venerdì 11 marzo 2016, alle ore 18.00, presso l’auditorium Santa Teresa di Ragusa la presentazione del libro “Il Sud Vola – Viaggio tra startup e giovani amministratori. E la pubblica Amministrazione?” di Alessandro Cacciato, Medinova Editore. L’evento è organizzato dallo staff di Boom Polmoni Urbani (il bando che la scorsa estate ha premiato tre idee di riqualificazione urbana finanziata con 120.000 euro ciascuno, provenienti dalle restituzioni di parte degli stipendi dei deputati appartenenti al Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana). “Il Sud Vola” è una raccolta di interviste ed esperienze vissute in prima persona da Alessandro Cacciato, vicentino di nascita ma residente in Sicilia da oltre vent’anni. La narrazione spazia nei settori della tecnologia, artigianato, agricoltura, politica e sociale garantendo al lettore uno spaccato di un Sud Italia il quale, grazie all’innovazione, scopre dinamiche totalmente inedite per questo territorio. Alla presentazione parteciperanno il sindaco di Ragusa Federico Piccitto, l’assessore alle Risorse economiche e patrimoniali Stefano Martorana, la deputata all’Ars del Movimento 5 Stelle Gianina Ciancio e l’autore.

UOVA DI PASQUA AIL

Manifesto70X100NazionaleAnche in provincia di Ragusa, come in tutto il territorio nazionale, nei giorni 11, 12 e 13 marzo ritorna l’appuntamento con le “Uova di Pasqua AIL”, giunto alla ventitreesima edizione. I volontari della sezione provinciale offriranno un uovo di cioccolata a quanti verseranno un contributo minimo associativo di 12 €. La sezione provinciale AIL di Ragusa da quasi dieci anni è impegnata in varie attività, tutte ricadenti sul territorio, per supportare le necessità dei malati oncoematologici e delle loro famiglie. Tra le principali: lo sportello informativo due volte a settimana nella sede di via Archimede 17/E, Ragusa,  l’assistenza e il trasporto nei centri di cura specializzati di tutta Italia, la sinergia con gli ematologi dell’Unità Complessa di Ematologia, dal 2015 operanti nell’Ospedale M. Paternò Arezzo di Ragusa Ibla, gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole ed il reclutamento di oltre 1000 donatori di midollo osseo, l’attivazione di un numero di cellulare per le urgenze. Le uova Ail saranno a: Ragusa  piazza Libertà – Eurospar via E. Fieramosca (sabato 12 marzo), a Marina di Ragusa all’Eurospar in via Caboto (domenica 13 marzo).

ACCESO IL MUOS, MA CHI SALVAGUARDA LA POPOLAZIONE?

downloadE’ molto critico il gruppo parlamentare M5S all’Ars sull’assenza di misure adottate per evitare possibili conseguenze alla popolazione in occasione dei test sul Muos programmati per verificarne la pericolosità. “Dopo la richiesta di chiarimenti – dice il deputato Giampiero Trizzino – abbiamo appreso che sono state disposte misure di sicurezza legate all’ordine pubblico, ma – a quanto sembra – non in merito agli effetti che potrebbero produrre le onde elettromagnetiche sulla popolazione. Ci sembra paradossale che si discuta di pericolosità del Muos da cinque anni, e che nel giorno in cui viene avviato per verificarne gli effetti, viene del tutto disapplicato il principio di precauzione. Sarebbe stato quanto meno opportuno stabilire una distanza minima di sicurezza per l’incolumità della popolazione di Niscemi”. E’ imbarazzante – dice il capogruppo Angela Foti – il silenzio della Regione che sta ad osservare senza muovere un dito. Del resto il governo sulla vicenda è sempre stato contraddittorio, finendo per assumere un atteggiamento decisamente filostatunitense”. 

ASSEMBLEA DEI DIPENDENTI EX PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA

PALAZZO-PROVINCIAL’Assemblea dei dipendenti delle ex provincia di Ragusa ha discusso su quali saranno gli scenari futuri permanendo questa criticità finanziaria. Prima preoccupazione dei dipendenti sono l’erogazione dei servizi alla comunità penalizzati dall’attuale nebbia legislativa (da parte della Regione) ed economica (da parte dello Stato) che avvolgono gli ex enti provinciali. I rappresentanti sindacali in una nota congiunta scrivono:  ” Vi è una responsabilità legislativa della Regione che ad oggi non è riuscita a dotarsi di una legge sui Liberi Consorzi. Il Governo ed il Parlamento Regionale non sembrano abbiano la volontà di calendarizzare e approvare la legge sui Liberi Consorzi Comunali. Vi è una reesponsabilità economica del Governo Centrale di Roma: la Legge di Stabilità 2016, oltre a non prevedere trasferimenti impone un prelievo forzoso sulle ex Province. Da mesi il governo regionale non è stato in grado di gestire la riforma ed adesso non riesce a contenere l’emergenza. Per salvare le ex Province vicine al default, si chiede allo Stato di congelare la richiesta di compartecipazione alla spesa pubblica. Ciò potrebbe dare un po’ di respiro agli enti, in attesa che il governo e il parlamento si decidano, a tre anni dal clamoroso annuncio, a portare a termine davvero quella riforma. Dall’ultima Finanziaria regionale, le ex province ottengono solo 19 milioni di euro per le spese correnti, oltre a 9 milioni per investimenti. Oggi agli enti servirebbero circa 200 milioni di euro: 118 milioni per sanare il passivo di bilancio e 80 per la compartecipazione alla spesa pubblica per l’anno 2016.  L’atteggiamento di chiusura del governo Crocetta ha prodotto solo come risultati, il continuo rinnovo e il valzer di commissari fedelissimi al governatore ma in molti casi anche del tutto impotenti, il crollo di strade provinciali e scuole, la scomparsa di alcuni servizi fondamentali come quelli destinati ai disabili, l’incertezza sul futuro dei lavoratori degli enti”.

RAGUSA, UNA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE ALLA SCUOLA MATERNA DI VIA ECCE HOMO

 

IMG_8518L’Amministrazione Comunale ha deciso di acquistare alcuni strumenti multimediali per destinarli agli istituti scolatici della città. Si tratta di nove lavagne interattive multimediali, acquistate con i fondi, inseriti nel bilancio comunale, derivanti dalla decurtazione del 30% delle indennità di carica di Sindaco e Giunta Municipale. Gli innovativi strumenti tecnologici, completi di videoproiettore a focale corta e tre notebook sono stati assegnati alle scuole che ne hanno fatto richiesta. il sindaco Federico Piccitto, accompagnato dall’assessore alla pubblica istruzione Salvatore Martorana e dal funzionario del servizio pubblica istruzione Tiziana Firrincieli, ha consegnato ufficialmente una lavagna interattiva multimediale alla scuola materna di Via Ecce Homo.

POZZALLO, RAGIONIERE BECCATO CON LA MAZZETTA NELLE MUTANDE.  ARRESTATO

FOTO DE RENZISEseguito un arresto per estorsione, da parte dei Carabinieri della Stazione di Pozzallo, che hanno fermato Gennaro De Renzis, ragioniere 50enne, originario di Caserta, subito dopo aver intascato e nascosto nelle mutande una mazzetta da 500 euro, ricevuta dal titolare di un ristorante di Pozzallo, che fornisce i pasti agli operai che lavorano nei cantieri ove si sta costruendo la nuova autostrada Siracusa – Gela. De Renzis che è il responsabile amministrativo – contabile di una delle ditte impegnate nei lavori autostradali, a partire dal mese di luglio dell’anno 2015, aveva iniziato a chiedere al ristoratore, mensilmente, 500 euro, minacciandolo che, se non avesse aderito alle sue richieste, avrebbe fatto disdire l’appalto, arrivando finanche a minacciarlo che avrebbe pure impedito il pagamento delle fatture già emesse per i pasti forniti nei mesi passati. Il povero ristoratore, a questo punto, trovandosi in difficoltà economiche e avendo assoluto bisogno di denaro per pagare i suoi fornitori, cedeva al ricatto versando a De Renzis la somma richiesta e infatti, dopo alcuni giorni, puntualmente, sul conto corrente del ristoratore, giungeva il bonifico relativo al pagamento di una fattura attesa da tempo. Il ricatto però non si fermava qui e la vittima, pur di vedersi regolarmente pagate le fatture che emetteva per i pasti che somministrava ai numerosi operai impegnati nei lavori del nuovo tronco autostradale, era costretto a versare a DE RENZIS, fino al mese di dicembre 2015, 500 al mese. Qualche mese addietro l’estortore decideva di alzare la posta in gioco e chiedeva esplicitamente al ristoratore di presentare, per il nuovo anno, alla ditta con cui aveva stipulato l’appalto per la fornitura di pasti, un nuovo preventivo maggiorato rispetto al precedente, con la precisazione che la differenza di prezzo tra il vecchio e il nuovo preventivo doveva essere corrisposta a lui, in aggiunta all’ormai solito versamento mensile. A questo punto però il ristoratore  si diceva disponibile soltanto a continuare a versare, come effettivamente faceva, la somma di € 500 al mese, ormai divenuta una vera e propria tangente. La conseguenza di tale rifiuto, era che dei consueti 40 operai circa che giornalmente consumavano i pasti presso il ristorante in questione, se ne presentavano soltanto 6, mentre gli altri venivano indirizzati presso altri ristoranti della zona. Il ristoratore  ormai stanco di sottostare al ricatto e capendo di non avere altre vie d’uscita, decideva di rivolgersi alla Stazione Carabinieri di Pozzallo, sporgendo denuncia. I militari in occasione dell’ormai solita “consegna”  mensile  hanno beccato De Renzis mentre si allontanava dal ristorante. Occultate nelle mutande, venivano rinvenute le banconote, 500 euro, ricevute poco prima.  Essendo un incensurato è stato posto agli arresti domiciliari..

 

 

 

 

 

VOTA SI CONTRO LE TRIVELLAZIONI

SISi è costituito il comitato provinciale “Vota Sì per fermare le trivelle”. Il comitato ha come obbiettivo primario l’informazione per rendere i cittadini del territorio ibleo consapevoli sull’ormai prossimo referendum del 17 Aprile, su cui è calato un silenzio assordante nonostante le conseguenze devastanti che potrebbe determinare al nostro mare. Il comitato lavorerà in sinergia con tutte le associazioni e persone che vorranno aiutare in questa ennesima sfida in difesa dell’ambiente. Il Governo scommette sul silenzio del popolo italiano e il conseguente mancato raggiungimento del quorum necessario alla validità del referendum stesso. “Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto. Per noi, -scrive il comitato No Triv ibleo – il vero quesito del 17 aprile è: Vuoi che l’Italia investa sull’efficenza energetica, sul 100% di fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione, sul rispetto per l’ambiente?”. Il comitato provinciale si riunirà questo giovedì 10 a Ragusa alle ore 18.00, in Piazza Generale La Rosa 24. Il 18 marzo  presso la sala Avis di Ragusa alle ore 18.00, si terrà un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza, durante il quale si illustreranno i motivi del SI al prossimo referendum.

La Polizia arresta spacciatore ragusano

SCATA' (1)Arrestato Alessandro Scatà,  24 anni, con precedenti di polizia per lesioni personali, armi, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, furto ed inosservanza agli obblighi inerenti la Sorveglianza speciale. Il giovane  era seguito da giorni: spacciava droga a minorenni residenti nelle case popolari, ed ai ragazzini in Piazza san Giovanni. Sono bastati pochi giorni per coglierlo in flagranza. Addosso aveva 3 involucri di carta stagnola contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana. Nella perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti ulteriori 43 involucri con la droga, già confezionati e pronti per lo spaccio.

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