Quattro persone, fanno shopping all’interno di un grande negozio di abbigliamento di Vittoria, rubandolo. Tutto sarebbe filato liscio se al più giovane del gruppo, un ragazzino di 14 anni, al passaggio dalle barriere antitaccheggio, non fosse scattato l’allarme. Una delle cassiere si accorge che dal giubbotto indossato dal ragazzo pende la manica di un maglione bianco, quindi lo blocca ed il ragazzino tira fuori due camice, un maglione ed un giubbino; si avvicina una donna adulta che dice alla cassiera “ti prego mi viene da piangere, non chiamare nessuno” e rivolgendosi al ragazzo lo redarguisce “questa sera lo dico a tuo padre”. Dal negozio decidono di lasciare perdere, ma dopo la riconsegna della merce si accorgono che è irrimediabilmente danneggiata nelle parti dove erano applicate le piastre antitaccheggio, quindi gli addetti si precipitano fuori a cercare madre e figlio per ottenere il pagamento di quanto danneggiato. Li trovano in auto con altre due donne, una ragazzina ed una adulta e si perde del tempo. I negozianti chiamano la Volante. I poliziotti arrivano sul posto, controllano i camerini e trovano decine di placche antitaccheggio strappate dagli indumenti, chiedono quindi di vedere le immagini dell’impianto di videosorveglianza e da lì scoprono come il quartetto fosse ben organizzato. I quattro, dopo avere preso “possesso” di un camerino di prova un po’ defilato iniziavano un via vai dalle corsie che durava per cinquantacinque minuti. Poi, dopo la scoperta del ragazzo con l’allarme scattato alle porte, le altre erano sgattaiolate via. Gli Agenti hanno quindi perquisita l’auto. All’interno: quattro pantaloni, un giubbino, una giacca, due top donna, una felpa, tre cardigan, tre camicie, tre abiti ed una maglia da donna. Valore complessivo dei capi d’abbigliamento, 540 euro, tutti irrimediabilmente danneggiati nella parte dove era applicata la piastra di allarme. T.A. ha 45 anni, R.K, madre dei due minori ha 33 anni, la ragazza ha 14 anni, il fratello ne ha 14, tutti italiani e residenti a Comiso. Sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato alle rispettive competenti Procure della Repubblica, ordinaria e per i minorenni.