15-11-2024
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IL SINDACO DI CHIARAMONTE: “PARADOSSALE E ASSURDO IL DIBATTITO SULLE ROYALTIES . NON E’ QUELLO L’EMENDAMENTO CHE RISOLVERA’ I PROBLEMI CON CUI SI DIBATTONO TUTTI I GIORNI LE NOSTRE COMUNITA’”

 

images“Paradossalmente assurdo il dibattito a cui stiamo assistendo in questi giorni a seguito della presentazione all’Ars dell’emendamento sulle royalties del comune di Ragusa. E’ una proposta che ha messo in moto una vera e propria guerra fra poveri: fra il Comune di Ragusa, che di fatto si vede privato dei fondi della legge su Ibla e obbligato a scomputare le stesse somme dalle royalties per le trivellazioni, e i Comuni del costituendo Libero Consorzio, che in virtù dello stesso emendamento potranno beneficiare in percentuale delle royalties del Comune di Ragusa. Che senso ha privare Ragusa dei proventi derivati dai danni ambientali delle trivellazioni? Perché utilizzare questo strumento magari allo scopo di danneggiare una parte politica, sottraendo risorse a una comunità cui spettano di diritto, per ridistribuirle in briciole agli altri Comuni?”. E’ la riflessione del sindaco di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, sulla vicenda che sta tenendo banco in queste ore nell’area iblea. “L’Assemblea  regionale – continua il primo cittadino chiaramontano – ormai lontana anni luce dalle reali esigenze del territorio ibleo, si arroga la facoltà di inventare proposte assurde come questa che di fatto non risolvono nulla. Chi si trova a gestire i Comuni rappresenta ormai l’unico punto di riferimento del territorio e dei cittadini e deve fare giornalmente i conti con il mancato saldo dei trasferimenti relativi al 2015, con l’azzeramento delle spese di investimento per il 2016, con il collasso del trasporto scolastico del trasporto pubblico locale. A rischio anche le misure sociali a sostegno dei disabili e dei malati mentali, per non parlare del Libero Consorzio dei comuni che dopo anni di gestazione non è stato ancora avviato, lasciando in sospeso tutte le funzioni un tempo svolte dalle Province. Insomma, in un quadro apocalittico come quello regionale l’emendamento sulle royalties appare ben lontano dal risolvere i problemi delle nostre comunità, così come gli estremismi, i tentativi di estromissione, la chiusura al confronto in nome di una politica personalistica non contribuiscono di certo ad avviare un percorso di crescita per il territorio ibleo”.

Nifosì ha inaugurato a Ragusa il Festival delle Relazioni

nifosUn doppio appuntamento con lo storico dell’arte Giuseppe Nifosì che ha incantato le platee con due interventi nel segno della qualità e della capacità narrativa. A sottolineare il consenso, il lunghissimo applauso che gli studenti del Liceo Scientifico “Fermi” hanno tributato all’ex alunno della scuola oggi affermato scrittore per la casa editrice LaTerza. Nel pomeriggio di sabato, all’auditorium “San Vincenzo Ferreri”, il professore ha incontrato il pubblico ibleo con un cammino dal titolo “Lo sguardo sull’anima, dieci capolavori raccontati da Giuseppe Nifosì”. “Abbiamo avuto il piacere di farci sedurre dalla narrazione del professore Nifosì – spiega Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – e di offrire alla città due appuntamenti di grande qualità. Il Festival delle Relazioni vuole aiutarci ad imparare a sentirci uguali nel rispetto delle diversità e, con il tema di quest’anno che è “Stranieri a se stessi”, a conoscersi meglio. Le strade che portano a questa consapevolezza sono tante: il silenzio, la preghiera, l’arte e la psicoterapia. Noi cercheremo, lungo il calendario che ci porterà fino a giugno, di scandagliare questi settori con l’obiettivo di crescere come comunità”. Il prossimo appuntamento con il Festival delle Relazioni è per mercoledì 24 febbraio con il concerto gratuito al Teatro Tenda di Ragusa di Giovanni Caccamo riservato ai possessori del nuovo cd dell’artista “Non siamo soli”. Il 16 marzo saranno i fratelli Michele e Peppe Arezzo a incontrare gli studenti del Liceo “Fermi” per presentare il progetto di avvicinamento alla musica lirica con la “Cavalleria rusticana”. La fase iniziale del Festival si concluderà il 28 maggio con la seconda edizione della “Marcia per la pace”, iniziativa voluta dall’Istituto “Vann’Antò” e che ha già raccolto l’adesione di tutte le scuole della città e di varie associazioni.

PALLAMANO SERIE B – AGRIBLU’ SCICLI 31 – ESPERIA ORLANDINA 29

 

scicli pallammanoL’Agriblu, trascinata dall’aretuseo Greco, Top Scorer della partita con ben 14 reti, riesce ad ottenere una vittoria che permette al team ibleo di rimanere attaccato alle parti alte della classifica. Sabato prossimo gli sciclitani, in terra peloritana, dovranno provare a replicare contro la temibile formazione del Messina. Il tabellino dello Scicli: Atanasio G., Ballaera D., Garofalo G. (3), Restuccia V. (2), Ficili C. (5), Tabaku F., Roccasalvo F., Greco L. (14), Parisi Assenza E. (6), Ventura I.,  Ficili G., Sammito D. (1), Portelli A. Allenatore: Luca Ammatuna.

Tre atleti di Scicli e Ragusa nel podio della Coppa Sicilia di Karate

kataDomenica si è svolta al centro sportivo Palabrancati di Ispica, la dodicesima edizione della gara di Karate organizzata dal Dojo B-Dharma del Maestro Domenico Ruta. Alla gara hanno partecipato un centinaio di atleti siciliani. I karateka si sono confrontati in gare di kata, sequenza prestabilita di tecniche di parata e attacco, che costituisce una delle parti fondamentali del karate e gare di kumite, il combattimento libero ma controllato. Presente anche il Dojo Karate-do Shotokan di Scicli e Ludens Ragusa, con una rappresentanza di 12 atleti, allenati dal Maestro Tonino Giannì, dall’istruttore Titì Munzone e dall’aiuto istruttore Gianni Leggio. Hanno ottenuto un primo posto nel kata, la cintura nera Elisa Gianino e la cintura arancione Gemma Cottone, mentre Miriam Munzone, cintura marrone, ha ottenuto un terzo posto.

A RAGUSA PD DISCUTE DI SANITA’,  AGRICOLTURA, EUROPA E FORMAZIONE

IMG_8509Una folla straripante, tale da non riuscire ad entrare nell’auditorium della Camera di Commercio, ha partecipato alla conferenza del Partito Democratico che si è svolta sabato. Il presidente della Sesta Commissione Sanità, on. le Pippo Digiacomo, ha, tra l’altro,  riscontrato positivamente l’invito accorato dell’Associazione delle famiglia dei Talassemici. L’on.le Bruno Marziano, Assessore alla Formazione, ha incontrato i ricercatori e i lavoratori del Corfilac,  i dirigenti scolastici della provincia, i vertici della Camera di Commercio e i lavoratori della Formazione professionale.  Solo alla fine dei lavori è arrivato il segretario regionale del Pd, on.le Fausto Raciti, in ritardo perché intrattenuto a Palermo con il ministro all’agricoltura Martina e l’assessore Cracolici. Il segretario dell’Unione Comunale di Ragusa, sen. Gianni Battaglia, che ha moderato il dibattito ha dichiarato: «Ringrazio tutti i partecipanti e mi scuso con quelli che non sono potuti entrare. Ringrazio la Federazione del Partito per avere scelto Ragusa come città ospitante   questa iniziativa di grande valore politico e sociale;  i compagni che si sono attivati per la riuscita della manifestazione e i relatori che hanno reso possibile con i loro qualificati e puntuali interventi  questa straordinaria occasione caratterizzata da buona e vera politica.»

La morte del modicano Franco Ruta, cordoglio dell’on. Minardo

franco-ruta-189x330“Sento di esprimere profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Ruta, ambasciatore della “Modica Dolce “ nel mondo. Grande uomo, lungimirante imprenditore continuerà a rappresentare la genialità e determinazione di un modicano doc che ha reso sempre più celebre nel mondo uno dei posti più quotati per scoprire e gustare il cioccolato e i dolci della nostra tradizione e cultura: “L’Antica Dolceria Bonajuto”. Franco Ruta resterà tra i nomi di quanti hanno fatto grande Modica”. Firmato Nino Minardo.

Gruppo consiliare 5 stelle del Comune di Ragusa sulle dimissioni di Iacono

movimento_5stelle LOGO“Apprezziamo il valore politico e il messaggio morale che il Dottore Giovanni Iacono ha voluto imprimere con il suo gesto di dimissioni  nelle coscienze dei concittadini ragusani. Come consiglieri del movimento cinque stelle riteniamo che l’azione di lotta rivendicata dal Dottore Iacono sia la strada giusta per un risveglio civico della comunità offesa dal vuoto e dannoso protagonismo del deputato Dipasquale che non ha avuto capacità e volontà alcuna nel porre le necessità dei ragusani in primo piano nella fase di elaborazione della finanziaria regionale. L’alleato Partecipiamo, il Dottore Iacono, l’assessore Salvatore Martorana, che da subito hanno compreso la ventata di pulizia e innovazione del nostro Movimento, tessendo una alleanza all’insegna del bene collettivo e dell’onestà amministrativa, non sono soli in questa battaglia. Noi consiglieri comunali cinque stelle crediamo da sempre nell’allargamento concreto della democrazia e nella intelligenza fattiva per un reale cambiamento della mentalità, delle relazioni, del Paese. Saremo insieme fianco a fianco in questa battaglia di libertà per rimarcare che le royalties non sono un regalo della Regione, o un pozzo di San Patrizio a cui qualche sconsiderato deputato può attingere a piacimento. Le royalties- che il nostro Movimento ha avuto la capacità di raddoppiare con una legge accolta dalla Regione- e qui si vede la diversità di condotta e di idealità fra noi e il Pd che ci affossa – sono il dovuto risarcimento per lo sfruttamento petrolifero che è purtroppo una strategia energetica arcaica che noi vogliamo superare. Siamo vicini e solidali al Dottore Iacono per una lotta che riteniamo una valida speranza di crescita democratica della nostra Ragusa e non un becero motivo per smarcarsi da Piccitto”. Firmato Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle.

GOOD MORNING RAGUSA!

io-300x224Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a dimettersi da presidente del consiglio comunale provando così a scuotere i ragusani dal quel senso di impotenza che ci affligge guardando il mondo. Ha fatto benissimo a denunciare l’ignoranza, l’approssimazione, le furberie meschine di chi dall’Ars gestisce il destino politico della nostra città non vantando alcuna capacità e non nutrendo neppure lo straccio di un’idea spendibile per accompagnarci in questi anni incerti. La cancellazione di fatto della legge speciale su Ibla ci ha sbattuto in faccia quel cumulo di immondizia che è diventata la politica regionale. Tutto brucia, tutto puzza, tutto è infetto, non c’è soluzione di salvezza, e gli eletti vogliono solo trovare un cantuccio riparato dove accovacciarsi sperando che qualcuno premi il loro silenzio. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a parlare di Nello Dipasquale con disprezzo, chiedendo ai ragusani di svegliarsi, di informarsi, di leggere le norme, di prendere coscienza di un emendamento alla legge Finanziaria che mortifica e uccide  la nostra comunità. Ha fatto benissimo Giovanni Iacono a denunciare quanto questa sparata del consigliere Dipasquale  – azzeccato e significante il non pronunziare mai il titolo “onorevole”- ecciti il campanilismo riducendo i sindaci delle città limitrofe nella condizione di vampiri assetati del sangue estratto dal capoluogo. Bisogna ascoltare le parole di Iacono- su you tube si trova l’intera conferenza stampa – così come va ascoltato lo splendido intervento del senatore Gianni Battaglia che a Tele Nova – rintracciabile sempre sulla rete – spiega i meccanismi tecnici e la portata politica di questa truffa. In queste ore però il pensiero di paese sta fluttuando in modo vertiginoso spostandosi dalla profondità del gesto delle dimissioni  ai possibili complotti, distacchi, strategie di Iacono in relazione al governo cinquestelle. Non è un caso che la prima reazione di Nello Dipasquale sia stata subito quella di lanciare in pasto ai ragusani il “tradimento”, la pugnalata alla schiena  – materia in cui il consigliere regionale potrebbe ergersi a professore emerito – insomma una diserzione di Iacono dal governo Piccitto. La politica però  è un insieme di atti e di parole; i sottopensieri, i complotti, le ipotesi non possono mai sostituire o mascherare l’evidenza di realtà. A Dipasquale serve solo deviare, sminuire, sporcare l’appello di Iacono, seminare zizzania, intrappolare i ragusani nel dubbio di mille congetture  per fermare qualsiasi impeto di ribellione civica, di interesse per la questione che invece deve rimanere bloccata a  livello della trovata falsa e propagandistica della distribuzione equanime delle royalties. Ciononostante,  come mai  la città è vogliosa di sapere cosa c’è dietro, cosa covi tra Iacono e Piccitto? E qui entriamo nel cuore del problema. Esiste un limite  che non è comunicativo- ne abbiamo fin sopra i capelli di comunicazione cinquestelle – ma politico nel governo Piccitto, ed è un limite di  parola. Non possono permettersi la parola ampia, quella che lega pensiero con visione globale dei fenomeni essendo privi di ideologia politica. Oscillano continuamente tra la perfettibilità di una socialdemocrazia spinta, alle certezze di un sano liberismo e si ritrovano tra l’altro a  governare una città agricola e clericale; il tutto ulteriormente miscelato dal vincolo della purezza ancorato ai due sacri principi di onestà e fede nella tecnologia. Cosa ne esce fuori? Una gabbia di sofferenza per loro e per noi.  L’ideologia è libertà ed è purezza: fuori dall’ideologia siamo soli animali umani. Il governo cinquestelle rifugge invece ogni riferimento ideologico perché inesplorato, sconosciuto, temuto, e negato dai vertici, e ciò comporta un limite di pensiero e di parola. Da qui la mancata espansione del movimento, se non in ambito di rete che, ricordando Umberto Eco, è luogo che ha dato diritto di parola a legioni di imbecilli – e la mancanza di partecipazione e condivisione delle masse al progetto amministrativo. Appena si tratta di coniugare una azione ad una visione politica sbandano: vedi l’urbanistica dal passo felpato e lento -parliamo di Ragusa – alla ambiguità tattiche  sulle unioni civili dove pur di non individuare che la corruzione e l’arretratezza del Paese sono frutto innanzitutto della presenza storica della Chiesa si aggrovigliano sul canguro del Pd deludendo i cittadini progressisti. I mesi di crisi interna al governo Piccitto si sarebbero felicemente risolti se la parola di dissenso, di contrasto, di rivolta fosse emersa e tracimata oltre al recinto cinquestelle. Giovanni Iacono senz’altro avrà riflettuto su questa condizione asfittica – c’è anche una lettera di Partecipiamo ai colleghi di maggioranza, purtroppo non diffusa alla stampa- ed avrà sentito l’urgenza di distinguersi. No, nun è peccato. Cosa faranno ora i cinquestelle? Una mossa politica, finalmente! ossia adeguarsi e accodarsi alla protesta – magari non sentendola e non credendoci. Com’è bella la finzione in nome di un principio! Non scandalizziamoci, va bene, li fa crescere. Molto meglio fingere di essere rivoluzionari e comportarsi da tali, che sostenere di essere puri e comportarsi da impostori. Concludiamo con la cronaca dei purissimi. In commissione trasparenza la maggioranza cinquestelle nella persona della capogruppo Signora Nella Disca ha presentato la relazione sul caso Campo. Sapete chi l’ha scritta, 9 pagine, e poi spedita alla consigliera che pari pari l’ha depositata come atto redatto dai membri della commissione? Il dottore Paolo Sottile marito della ex assessora Campo, insomma il letturista la cui assunzione ha scatenato il caso. Parlare di indecenza è poco. Ottusità, presunzione di purezza, inganno. Un minimo di cultura politica avrebbe evitato questo indecoroso passaggio. Meschinità e miseria morale sono sempre in agguato se non si ha nel cuore il respiro del mondo. Partendo da Nello Dipasquale che adora solo se stesso, e arrivando a certa mentalità grillina di onanismo cerebrale compiaciuto, il segnale di Iacono può esserci utile per risentire il richiamo della politica buona. Viva la legge su Ibla, viva la democratica Ragusa!

Truffe agli anziani a Ragusa – La Polizia restituisce 3500 euro sottratti a ottantenne

volante-polizia-notte-427149.610x431Più di tremila euro è la somma che la banda dei pataccari, venditori di diamanti falsi, smascherati e denunciati qualche giorno fa dall’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, aveva sottratto ad un ottantenne avvicinato dai tre in pieno centro a Ragusa. L’operazione aveva portato alla denuncia per truffa aggravata in concorso di tre soggetti di origine palermitana che erano stati sorpresi con diversi cristalli tagliati a modello di diamante e anelli in metallo periziati come imitazioni senza alcun valore commerciale o gemmologico. I falsi gioielli, oltre a più di cinquemila euro in contanti, erano stati sequestrati quale corpo del reato in attesa dell’individuazione della persona offesa. La notizia divulgata dagli organi di stampa giungeva anche alla parte offesa che ha raccontato come, pochi giorni prima in pieno centro a Ragusa, era stato avvicinato da tre soggetti che erano riusciti a spillargli la somma di tremila cinquecento euro in cambio di gioielli patacca. In prima mattinata l’ottantenne è stato avvicinato da un uomo che gli ha chiesto delle informazioni esprimendosi in una lingua poco comprensibile. Immediatamente dopo si è avvicinato un passante, in verità complice del primo, che si è proposto di fare da interprete. In tale circostanza quest’ultimo gli ha riferito che l’uomo era un marittimo appena sbarcato dal porto di Gela e che era in possesso di alcuni diamanti che era intenzionato a vendere ad un prezzo inferiore al valore di mercato in quanto non poteva imbarcarli con sé. Il sedicente marittimo gli ha mostrato un piccolo sacchetto dal quale ha tirato fuori alcune pietre a forma di diamante. A questo punto il “finto” passante si è mostrato subito interessato all’acquisto vantando la genuinità delle pietre e che si sarebbe portato da un gioielliere suo amico per la perizia delle stesse. Trascorsi alcuni minuti è ritornato insieme ad un’altra persona, anch’egli appartenente alla banda, che presentatosi come gioielliere, ha iniziato a periziare le pietre con una speciale lente d’ingrandimento, riferendo che i “diamanti” avevano un valore di oltre quattordicimila euro e che era intenzionato a partecipare all’affare. Dopo la valutazione il finto gioielliere si è allontanato mentre il passante, parlando con il marittimo ha riferito alla vittima che lo stesso si sarebbe accontentato di tremilacinquecento euro. A questo punto l’anziano signore, convinto della bontà dell’affare, ha tranquillizzato il marittimo facendogli presente che gli avrebbe recuperato la somma. E in effetti prelevata dai propri risparmi la somma pattuita si è portato in Piazza San Giovanni dove ad attenderli c’erano i due soggetti. Consegnati i soldi e ricevuti i finti preziosi i due truffatori, con una scusa, si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Solo in quel momento sono iniziati a sorgere i primi dubbi nell’anziano che portatosi presso una gioielleria di fiducia ha avuto conferma che era stato truffato. All’interno degli Uffici della Questura di Ragusa la vittima ha visionato un album fotografico riconoscendo senza ombra di dubbi i tre soggetti che erano stati provvidenzialmente fermati qualche giorno prima dai poliziotti delle Volanti.

Ragusa Ibla, compie atti osceni in presenza di una quattordicenne

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I carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato un giovane per atti osceni aggravati. Qualche giorno fa, una ragazzina stava rincasando quando è stata avvicinata da uno sconosciuto. S’è voltata e ha visto a breve distanza da lei un ragazzo con i pantaloni abbassati. La ragazza, che era quasi sulla soglia di casa, ha iniziato a urlare, richiamando l’attenzione della propria nonna che era in casa. Lo sconosciuto si è quindi ricomposto ed è scappato. Con l’aiuto della piccola malcapitata i carabinieri hanno stilato un “identikit” dell’uomo, acquisito le registrazioni di un impianto di videosorveglianza poco distante e scoperto che alla stessa ora un giovane perfettamente corrispondente sia per fattezze del volto che per abbigliamento, ha parcheggiato un’auto blu, è sceso a passo lesto in direzione dell’abitazione della giovinetta e poco dopo è ritornato indietro di corsa, salito in auto, s’è allontanato a grande velocità. In poco tempo è stato individuato: un ventiquattrenne di Ragusa che già aveva avuto analoghi comportamenti sia in città che a Chiaramonte Gulfi, dove non può rimettere piede perché i carabinieri del luogo lo hanno proposto per un foglio di via con divieto di ritorno triennale. Convocato in caserma e messo davanti alle proprie responsabilità il giovane, un operaio ragusano, ha confessato.

Allarme bomba all’ufficio postale di Santa Croce Camerina

DSC02735I Carabinieri sono intervenuti sabato mattina presso l’ufficio postale dove il direttore, all’atto di aprire stamani al pubblico, aveva trovato sulla porta una grossa busta gialla recante il destinatario ma con il mittente illeggibile. I militari, prima di aprire il plico, hanno visionato le registrazioni della videosorveglianza e scoperto che un uomo aveva provato a infilare la busta nella cassetta della posta ma, non riuscendovi per motivi di spazio, l’aveva lasciata davanti alla porta insieme a una banconota da venti euro. I carabinieri, usando le cautele del caso, hanno aperto il plico che conteneva una ciotola di vetro con all’interno fiori di mandorlo e una cartolina scritta in tedesco.

I militari infine sono riusciti a rintracciare il mittente e a convocarlo in caserma. Egli ha riferito che era arrivato ad orario di chiusura e aveva pensato di lasciare lì la busta coi soldi affinché gli addetti al servizio postale provvedessero alla spedizione.

DIMISSIONI IACONO – INSIEME RAGUSA: NON È MAI TROPPO TARDI

foto gruppo (3)“Il movimento Partecipiamo, approfittando dell’emendamento regionale sulle Royalties, si smarca dalle Istituzioni e forse anche dal sindaco Piccitto. Un passo indietro per tornare in trincea. Finalmente qualcuno si è accorto che Ragusa sta affondando”. Il gruppo consiliare di Insieme esprime un plauso “alla maturità dell’oramai ex presidente Iacono per avere saputo cogliere un malessere generale di cui però anche lui e il suo movimento sono in parte responsabili”. “La città di Ragusa – proseguono i consiglieri comunali Maurizio Tumino, Elisa Marino, Angelo La Porta, Peppe Lo Destro, Giorgio Mirabella – in questi anni di amministrazione Piccitto ha solo potuto registrare un innalzamento straordinario delle tasse e dei tributi locali”. Insieme fa appello alla deputazione Iblea affinché venga fatta chiarezza sull’emendamento alla finanziaria e auspica che la decisione di spalmare il 30% del “contributo” possa essere cancellata perché iniqua ed operata contro la nostra comunità.

LE GRANDI SFIDE DEL PD IN SICILIA

Locandina 20 febbraioOrganizzato per questo sabato alle ore 17:00, presso la Camera di Commercio di Ragusa in piazza Libertà, un incontro sui seguenti temi: Sanità, Agricoltura, Formazione, Europa. Interverranno: Gianni Battaglia, Segretario Cittadino Pd Ragusa, Giovanni Denaro, Segretario Provinciale Pd, Pippo Digiacomo, Presidente VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari Ars, Bruno Marziano, Assessore alla Formazione Regione Sicilia, Concetta Raia, Presidente Commissione Unione Europea Ars, Fausto Raciti, Segretario Regionale del partito.

Monya Grana presenta a Milano la nuova collezione di borse luxury dallo stile barocco

download (3)Monya Grana Hybla, il brand di borse luxury dallo stile barocco Made in Sicily che ha come tratto distintivo i mascheroni delle facciate nobiliari, il 23 Febbraio dalle ore 10.00 alle ore 18.00 presenterà la collezione di borse Primavera Estate 2016 presso lo Showroom di Manuela Caminada – Via Leopardi, 2 a Milano. Il brand, nato due anni fa dall’omonima designer ragusana è alla sua quarta collezione. La passione per la moda e l’amore per la sua terra l’hanno portata a realizzare qualcosa di veramente unico: delle “ladies bags” il cui simbolo sono dunque gli splendidi mascheroni che decorano i balconi e le facciate dei palazzi nobiliari e che racchiudono in sé tutta la potenza, il fascino, l’eleganza e la ricchezza di un’arte barocca mai dimenticata. Simboli, che rimangono emblema e filo conduttore di tutte le collezioni del brand. Durante il press day sarà possibile degustare dolci tipici di Ragusa e prosecco della cantina Leo Nardin, uno dei vini italiani più apprezzati nel mondo.

“In ricordo di Paolo Vitale, bracciante”

showimg2La città di Comiso in occasione del sessantesimo anniversario della sua tragica scomparsa, ha promosso e organizzato una manifestazione commemorativa per questo sabato. La cerimonia prevede alle ore 16.00 la scopertura di una epigrafe commemorativa in via Mons. Rimmaudo, il luogo dove il bracciante comisano si accasciò senza vita. A seguire, intorno alle 17.00, presso la Sala Pietro Palazzo, riflessioni e testimonianze. Interverranno il sindaco Filippo Spataro, l’on. Paolo Monello e il presidente dell’Associazione “Epifanio La Porta” Franco Garufi. Saranno presenti i figli e i nipoti di Paolo Vitale. “Paolo Vitale, in quel lontano lunedì 20 febbraio 1956, si trovava insieme a centinaia di lavoratori, braccianti agricoli e scalpellini a scioperare per rivendicare condizioni di lavoro più dignitose – dichiara il sindaco Spataro -. Era presente, quel pomeriggio alla sede della Camera del Lavoro di piazza delle Erbe il presidente nazionale di Federterra, l’on. Otello Magnani, che pronunciò un discorso. Subito dopo le stesse centinaia di scioperanti accompagnarono l’on. Magnani da piazza delle Erbe a piazza Fonte Diana dov’era la sede del Partito Socialista Italiano. Il corteo trovò nella piazza principale comisana tantissime persone. Tutti sgomitavano tra la folla per cercare di essere il più vicino possibile all’on. Magnani. A quel punto, il commissario di Pubblica Sicurezza dell’epoca, forse temendo chissà quali disordini, intimò alla folla di disperdersi, ma inutilmente. Ne seguì la carica a colpi di manganello dei poliziotti. Nel parapiglia generale, Paolo Vitale rimase a terra, col naso fracassato e in una pozza di sangue. Era morto. Un provvidenziale temporale disperse la folla inferocita che voleva vendicare il compagno di lotta. A sessanta anni da quei tragici eventi, la città di Comiso, città della pace e della cultura, non vuole dimenticare. Vuole, anzi che il ricordo di Paolo Vitale, bracciante, viva nel cuore e nella mente dei nostri giovani e di quelli che verranno dopo. Per sempre”.

CHIARAMONTE GULFI. I CARABINIERI RINVENGONO IL CADAVERE DI UN UOMO DI 44 ANNI

 

Carabinieri_Chiaramonte Gulfi (RG)Nella tarda serata di giovedì,  a Chiaramonte Gulfi, i Carabinieri su segnalazione al 112 da parte dei parenti che non lo vedevano da diversi giorni, hanno rinvenuto all’interno della propria abitazione di Contrada Rossa il cadavere di un 44enne del posto, S. G. Dopo che i militari hanno effettuato i rilievi tecnico-scientifici e hanno sentito parenti e amici per meglio lumeggiare sulla vicenda, è intervenuto il medico legale di turno, dott. Giovanni Di Vita, che ha ispezionato il cadavere e ha ricondotto il decesso dell’uomo a verosimili cause naturali: la salma è stata messa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott. Andrea Sodano, per i provvedimenti di competenza.

Terre di Montalbano: febbraio con boom di visitatori in camper

IMG-20160218-WA0007In questo periodo la media è di un centinaio di equipaggi al mese, con picchi anche di una quarantina di mezzi in sosta in coincidenza con i mesi estivi, i grandi eventi cittadini e le festività. Numeri, che fanno delle Terre del Commissario Montalbano, una méta privilegiata per i camperisti provenienti da tutta Europa. A rilevarli, sono i soci dell’Associazione Iblea Turisti Itineranti, sodalizio presieduto da Calogero Castronovo. All’associazione hanno un occhio di riguardo per l’area attrezzata adibita alla sosta per i camper in via Falconara a Marina di Ragusa. Si tratta di una struttura di proprietà comunale in grado di ospitare una quarantina di veicoli: uno spazio che nei mesi estivi, talvolta si è dimostrato insufficiente è spesso i mezzi finivano per “riempire” anche le stradine adiacenti. Il boom di presenze nell’area di via Falconara ha ricadute dirette a Ragusa e Marina di Ragusa.  Quotidianamente, due rappresentanti dell’associazione, monitorano l’area camper per censirne l’utilizzo, verificarne l’uso corretto e, qualora si verifichi qualche anomalia, provvedere tempestivamente a porre rimedio. Sottolinea Castronovo: “Nel secondo semestre del 2015 hanno usufruito della struttura più di 1200 equipaggi. Considerato che i turisti “en plein air” spendono circa 52 euro al giorno, secondo quanto riporta l’Osservatorio della Banca d’Italia, si può presumere che questo tipo di turismo, in sei mesi, possa aver portato a Ragusa circa 62 mila euro, cifra considerevole in un momento di crisi come quella che stiamo attraversando”.

Fermano la figlia per furto e lei aggredisce le commesse: denunciate dai carabinieri

carabinieri (2) (1)I carabinieri di Ragusa hanno denunciato due donne per furto e lesioni. Da un noto negozio di scarpe del capoluogo è arrivata al 112 una telefonata per segnalare un furto di un paio di scarpe da parte di una minore. La centrale operativa provinciale ha immediatamente mandato una pattuglia sul posto. Mentre i carabinieri arrivavano però la situazione è precipitata. La giovane ladruncola, una minorenne comisana, era uscita dalle casse facendo suonare l’allarme. Raggiunta da una delle commesse è stata ricondotta dentro e invitata a riconsegnare le scarpe non pagate che erano nella borsa. Nel frattempo è stata fatta accomodare in ufficio, in attesa dell’arrivo dei carabinieri. Nell’ufficio, però, la giovane si è sentita poco bene accasciandosi a terra. Due commesse sono accorse in suo aiuto. A questo punto il colpo di scena, due donne che erano con la minore ma che fino a quel momento non si erano fatte avanti si sono avvicinate, e una, che poi s’è scoperto essere la madre, ha afferrato una delle commesse per il collo scagliandola contro il muro. Alla seconda commessa, intervenuta per liberare la prima, ha mollato un pugno al volto colpendole lo zigomo. Quindi sono arrivati i carabinieri che hanno riportato la situazione alla calma, raccolto le denunce e le testimonianze, identificato la donna e la figlia Quest’ultime sono state denunciate, rispettivamente, alla procura della Repubblica di Ragusa per lesioni e alla procura per i minorenni di Catania per furto aggravato.

LO SCIPPO DELLE ROYALTIES, LA POSIZIONE DEL MOVIMENTO CITTA’

IMG_0019Movimento Città informa di aver inviato ad alcuni onorevoli all’ARS osservazioni tecniche riguardanti l’illegittimità dell’emendamento scippa-royalties, presentato in Commissione regionale bilancio dal deputato Dipasquale (PD). “Questo emendamento” – afferma il consigliere Carmelo Ialacqua, che ha illustrato in Consiglio comunale i rilievi tecnici – “mostra una sconcertante improvvisazione e incompetenza. In pratica, grazie a questo emendamento, la Regione sta invitando i Comuni siciliani a utilizzare le royalties per fare spesa corrente, per giunta finanziando servizi socio assistenziali e riduzione delle tasse, esattamente il contrario di quello che impongono principi di sana amministrazione finanziaria – argomento questo su cui la Corte dei Conti della Basilicata ha recentemente bacchettato molti comuni di quella regione. Le royalties sono entrate straordinarie ed aleatorie: se per qualche anno le royalties dovessero essere scarse, perché il petrolio estratto è poco e sul mercato ha un valore bassissimo, che facciamo? rialziamo le tasse e tagliamo i servizi assistenziali?”. Evidente dunque l’illegittimità di questo passaggio dell’assurdo emendamento, che però presenta altri profili borderline sul piano legale. “Infatti” specifica il consigliere Ialacqua “vengono fortemente limitati i poteri autorizzatori del Consiglio comunale, unico competente in materia di Bilanci, imponendo la destinazione di 5 mln di euro di royalties per il finanziamento della legge regionale per Ibla: di questo passo chiederanno ai comuni di finanziare spese a carico della Regione, come per esempio i forestali? e se le royalties per qualche anno dovessero essere scarsissime, data anche la bassissima quotazione del dollaro, che facciamo? non si finanzia più la legge 61/81?”. Superficialità ed incompetenza rivelerebbero poi i criteri individuati dall’emendamento Dipasquale per la suddivisione delle royalties tra i comuni; infatti, spiega il consigliere Carmelo Ialacqua, “secondo l’emendamento avrebbero diritto al 30% delle royalties anche quei comuni che non hanno fornito concessioni e non ospitano alcun impianto di trattamento o estrazione di petrolio; e acquisirebbero questo diritto sol per il fatto di ritrovarsi nella provincia in cui ricade il giacimento! Ma in materia c’è una precisa legge nazionale, che ha valore anche per i comuni delle regioni a statuto speciale, e che fissa precisi criteri tecnici e quote percentuali, per operare suddivisioni tra regioni e comuni limitrofi. Che la Regione Sicilia possa intervenire con tale superficialità, in una materia talmente delicata e già efficacemente normata, mi sembra davvero assurdo”. Movimento Città si augura infine che le forti perplessità sul piano tecnico, espresse dal proprio consigliere comunale Carmelo Ialacqua, possano contribuire a fermare l’infausto emendamento PD in sede di votazione all’ARS.

 

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