La senatrice Venerina Padua ha sollecitato l’assessore regionale agli Enti locali, Luisa Lantieri, a trovare una soluzione per la delicata questione riguardante la sospensione del servizio di trasporto degli studenti disabili a causa della mancanza di fondi destinati all’ex Provincia di Ragusa, oggi Libero consorzio comunale. “E’ un problema molto serio, non rinviabile, che va affrontato subito – afferma la senatrice Padua – ho contattato telefonicamente l’assessore Lantieri la quale mi ha spiegato che si sta cercando, attraverso il fondo di solidarietà, di destinare delle somme supplementari all’ex Provincia di Ragusa. Somme che dovrebbero servire a coprire il vuoto finanziario. E forse già in serata o al più tardi domani mattina qualche notizia positiva si potrebbe ottenere. Ricordiamo che gli studenti disabili non potranno più essere accompagnati a scuola perché è venuta a mancare la relativa copertura finanziaria. In pratica, non ci sono soldi all’ente di viale del Fante per questo, che è il più importante, come per altri servizi. In una società civile, è improponibile che si debba fare ancora i conti con emergenze del genere. Per mettere sotto attenzione la suddetta e altre problematiche ho già preso appuntamento per un incontro con il commissario straordinario Dario Cartabellotta che si reinsedierà in queste ore e che incontrerò nella giornata di domani”.
Archivi annuali: 2016
Vigor Santa Croce 61 – Cus Catania 58
Arriva al termine di un finale concitato la terza vittoria stagionale della Emmolo S.&C. che batte il Cus Catania per 61-58 e raggiunge quota 6 in classifica. La squadra di coach Di Stefano, penultima, si porta a quattro lunghezze dal quint’ultimo posto (condiviso da Messina e Gravina) che vale la salvezza. Per la Vigor è anche la seconda vittoria consecutiva di fronte al proprio pubblico. Il tabellino. Emmolo S.&C. srl Vigor: Lena 8, Susino 4, Rizzo G. 14, Occhipinti G. 21, Di Stefano P. ne, Distefano 12, Mandarà ne, Cascone 2, Cavallo ne, Palazzolo ne, Rizzo S., Occhipinti R.. Cus Catania: Lo Faro 14, Cuccia ne, Arena, Santonocito 11, Selmi 10, Bonaccorsi 6, Martello, Sgroi ne, Fichera, Grasso 4, Caltabiano 2, Abramo 11.
Cai Ragusa, apertura anno sociale
La prima escursione dell’anno organizzata dal Club Alpino Italiano, sezione di Ragusa, partirà dalla costa sud-occidentale degli iblei, percorrendo luoghi di particolare bellezza e ricchi di memorie storiche. Domenica 10 gennaio primo appuntamento alle ore 07:50, presso la sede Cai, secondo appuntamento ore 08:45 presso Museo Regionale di Kamarina. Alle ore 09:00 parcheggio delle auto a Torre di Mezzo. La partenza dell’escursione è fissata per le ore 09:30 e l’arrivo verso le ore 15:30. Si consiglia un equipaggiamento con abbigliamento consono alla stagione in corso, zaino piccolo, scarpe da trekking, mantella per eventuale pioggia, acqua potabile, pasto a sacco. La quota di partecipazione prevede un contributo volontario di 2 euro. L’itinerario che sarà percorso si sviluppa lungo la zona costiera partendo dall’antica colonia siracusana Kamarina, dove parecchi resti di antiche vestigia della città greca sono sparsi ovunque; gli aspetti più evidenti e forse maestosi si vedono quando si arriva sulla sottostante spiaggia, dove le antiche mura di cinta ancora resistono alla spinta naturale dell’azione erosiva del mare. Il tratto di costa che verrà percorso mostra, in vari punti, crolli e arretramento del limite della battigia, che è avvenuto velocemente negli ultimi decenni; tuttavia non mancano particolari evidenze naturali belle e meravigliose anche d’inverno, specie quando il mare è calmo. L’escursione, dopo aver attraversato la località Passo Marinaro, si snoderà verso sud-est in direzione di Randello, piccolo bosco a ridosso del mare che si estende su antiche dune e che presenta una struttura floreale e una diffusione faunistica tipica delle zone calde e secche; lo spiaggione che separa dal mare l’area boschiva, ha il suo grande fascino per la lunghezza e la presenza di piccole dune in continua evoluzione per l’azione dei venti occidentali che sono dominanti, con caratteristiche quasi uniche in Sicilia. Segue la scogliera di Punta Braccetto, un piccolo altopiano roccioso con le famose sottostanti grotte scavate dal mare, che permette di raggiungere la torre Vigliena (1595-1607) posizionata sul Braccio della Carbonara, punto di avvistamento e di difesa dalle incursioni dei pirati nei tempi remoti. La comitiva proseguirà lungo la spiaggia verso Torre di Pietro, detta Torre di Mezzo, che fu costruita, assieme alla torre Scalambri situata a Punta Secca, per le finalità di guardia e di difesa dalle incursioni piratesche di tutta la costa. La spiaggia fra Torre di Pietro e Torre Scalambri è ricoperta in parte da lastroni di arenaria crollata e in parte è sabbiosa; il limite che separa il mare dalle vicine colture intensive è, per la presenza di scarti della coltivazione degli ortaggi e di numerosi contenitori abbandonati, in pessimo stato ecologico e rappresenta una criticità molto elevata. Forse una futura bonifica potrebbe restituire il tratto alla dignità naturale.
Coperta elettrica in fiamme a Ragusa – Poliziotti salvano anziana signora
E’ stata trovata sull’uscio della camera da letto, in lacrime, mentre cercava di fuggire dalle fiamme che si sprigionavano dal suo letto e dal fumo intenso che aveva ormai invaso la sua casa. Immediatamente soccorsa è stata tratta in salvo, nella notte dell’epifania, un’anziana donna ultraottantenne di Ragusa grazie al tempestivo intervento dei poliziotti dell’Ufficio Volanti che, riportando una leggera intossicazione sono riusciti a salvare dalle fiamme la malcapitata. Trascorsi 30 minuti dopo la mezzanotte una telefonata al 113 aveva segnalato che una persona gridava aiuto da un’abitazione del centro storico. Due volanti della Polizia sono accorse sul posto rilevando subito l’odore acre del fumo che proveniva da uno stabile di via Gian Battista Hodierna. Gli agenti, muniti degli estintori in dotazioni alle Volanti, si sono precipitati nell’abitazione invasa dal fumo alla ricerca di persone intrappolate. All’ingresso dello stabile è stato tratto in salvo dapprima un quarantenne che accusava già evidenti problemi respiratori e che, scavalcando un balcone, si era introdotto all’interno dell’abitazione permettendo poi l’ingresso ai poliziotti. Dopo la bonifica del piano terra gli agenti, nonostante il fumo intenso, si sono portati al primo piano e sono riusciti ad introdursi all’interno dell’abitazione in fiamme. Proprio sull’uscio della camera, da dove divampava l’incendio, hanno scoperto un’anziana donna in lacrime che invocava aiuto. La signora è stata presa in braccio dai poliziotti che l’hanno portata all’esterno. Giunti sul posto, i Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme riscontrando che le stesse erano state causate con molta probabilità dal corto circuito di una vecchia coperta elettrica con la quale l’anziana aveva cercato di riscaldarsi. Le due persone tratte in salvo sono state trasportate al pronto soccorso di Ragusa dove, dopo alcune ore di accertamenti, sono state dimesse con una prognosi di 5-8 giorni per gli effetti del fumo. Anche i poliziotti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per il fumo inalato durante l’intervento.
EX PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA – Dario Cartabellotta riconfermato commissario straordinario
Dario Cartabellotta, riconfermato commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. “Sarò già venerdì a Ragusa per cercare una soluzione tecnica per far ripartire i servizi per gli studenti disabili – ha detto – e poi accelereremo il confronto con i sindaci dei comuni iblei per far decollare il Libero Consorzio che è un ente di area vasta che non si pone in contrapposizione con i Comuni ma è uno strumento per aiutarli a declinare politiche di sviluppo e di crescita di tutta la provincia di Ragusa”.
A FUEGO LENTO
Lo scontro in atto tra il sindaco Federico Piccitto e i consiglieri comunali cinquestelle che si trascina da ben sei mesi è una faccenda politica rilevante e coinvolgente che tocca quella parte di comunità che mantiene ancora interesse, passione, curiosità nelle storie della residuale democrazia che ci tocca vivere. Partiamo dal sindaco. Sappiamo che l’elezione diretta dei primi cittadini è un grandissimo guaio in quanto crea, anche se i soggetti eletti sono brave ed oneste persone – figuriamoci poi se l’indole è aggressiva, egotica, ed affaristica! – un principato assoluto, un’autarchia che riduce i sindaci a fidarsi solo di se stessi e a confrontarsi con pochissimi prescelti; un’atmosfera riscontrabile là dove si gestisce il potere e che giustamente viene definita cerchio magico. A Ragusa tutti i sindaci hanno vissuto questa terribile malattia di solitudine e sospettosità, dove l’unico conforto agli affanni e alle beatitudini del governo era la possibilità di specchiarsi in qualcuno e ricevere assenso e pace. E’ capitato a Giorgio Chessari che si rifletteva in Gaetano Barone, è capitato a Mimmo Arezzo che si rifletteva in Anna Blanco, è capitato a Solarino che si rifletteva in Gian Piero Saladino, è capitato a Nello Dipasquale che si rifletteva in se stesso, ed ora anche a Federico Piccitto che si riflette in Stefano Martorana. Oltre allo specchio delle brame, però, nei castelli fantastici c’è anche la corte ossia il partito del sindaco composto da tutti quei consiglieri che per debolezza, tornaconto, ambizioni, leccaculaggine, condivisione, prendono il volo dai partiti e vanno a sistemarsi come degli angioletti attorno al loro signore. Cosa sta accadendo con i cinquestelle? Che il fenomeno migratorio non è scattato poiché la natura del movimento comporta l’ingannevole illusione della democrazia dal basso, degli eletti “portavoce”, delle scelte condivise, e l’intero pacco pieno zeppo di regole e passaggi che servono comunque a tenere salda nella mente e nell’animo una ricerca di freschezza nella immagine e nella linearità della “diversità”, costruendo un argine di contenimento alla deriva potenziale incombente sul sindaco. Quando il movimento – purtroppo coincidente con il gruppo consiliare, ma qui l’analisi si allargherebbe troppo – ha constatato che man mano Piccitto agiva noncurante delle emozioni del movimento – ed usiamo il termine emozioni perché i consiglieri in gran parte non vantano una struttura politica densa o ricca di contenuti, ma solo un sentimento primordiale di aspirazione e sogno per una politica alternativa – è nato il malcontento strisciante. Federico Piccitto ha scelto di soppesare il suo gruppone e con fare sbrigativo ha tirato per la sua strada certo che un’armonia superficiale e il coinvolgimento nella vita amministrativa di una Zaara Federico deputata al taglio del nastro tricolore, bastasse e avanzasse per riempire di dignità quei cuori semplici. Non è stato così, il sindaco ha commesso un errore. Non ha creduto che il Movimento fosse con il suo bagaglio di speranze, di rigore, di utopia, prevalente rispetto all’appagamento dato dalle morbidezze quotidiane dello stare al Comune di Ragusa. Perché allora il movimento non vuole Stefano Martorana e si è accanito su questo assessore? Per due motivi. Il primo l’abbiamo già spiegato, ed è l’intuizione felice di scardinare il cerchio magico – non a caso nelle richieste del Movimento c’è pure il rifiuto all’addetto stampa personale del sindaco, Allocca, un ragazzo che scatta foto, invia post su Facebook, fa da consigliere al primo cittadino scavalcando e disprezzando i consiglieri, e all’esperta al turismo, tale Tuzzolino, altra figura inutile, entrambi però pagati con i soldi pubblici – il secondo motivo del no a Stefano Martorana è assolutamente pieno di sostanza. Stefano Martorana ha gestito male la questione della Tasi il primo anno eliminandola e il secondo anno rimettendola in un andamento insensato che ha deluso e confuso i cittadini elettori; ha gestito male il risultato della sentenza che ha condannato il Comune a pagare quasi 9 milioni di euro per le speculazioni edilizie avvenute negli anni 90 nella zona di Pianetti – parliamo della causa per l’esproprio dei terreni cosiddetta Cascone Veli – che era un’ottima occasione per ricordare la delinquenziale politica del passato che ha divorato e distrutto Ragusa cementificandone la periferia. La vicenda è stata invece incellofanata in un dato tecnico, debiti fuori bilancio, senza cogliere l’opportunità politica della propaganda e della riflessione. Sono solo due esempi che danno però corpo ad un malumore che punta giustamente al nocciolo della gestione amministrativa: il bilancio comunale. Quale fantasia, quale progettualità oltre l’ordinario, quale innovazione – a partire dal baratto amministrativo per chi non può più pagare le tasse – come si sta coniugando la saggezza e l’equilibrio necessari in questo settore con un respiro moderno che vede il contribuente ridivenire cittadino? Dovrebbe essere – sostengono i consiglieri – il movimento e di conseguenza in qualche modo la città a decidere le linee guida della spesa pubblica, l’impegno delle royalties petrolifere, per dare il segnale di una compartecipazione alle scelte del Palazzo. Ed hanno ragione. Il fascino dei cinquestelle è la possibilità di intravedere oltre i due elementi base – lotta alla corruzione, ed efficienza del sistema pubblico, i primi faticosi scalini da risalire per uscire dal tunnel delle società malate come la nostra – la promessa di un mondo nuovo. Perché lo scontro tra consiglieri e Piccitto si è acuito dopo il caso Campo? I consiglieri, alcuni increduli, amareggiati e confusi, si sono chiesti come mai una volta avvenuta questa estromissione non si poteva procedere ad una rivisitazione complessiva come da loro richiesto da tempo, e così tutto è precipitato. Il sindaco come abbiamo già detto non ha capito che i consiglieri facevano sul serio e si è arroccato sulla sua posizione, e Stefano Martorana non ha avuto il buon gusto di capire quanto la cosa fosse seria e profonda e pur essendo amico di Federico Piccitto ha scelto di danneggiarlo invece di liberarlo da ogni legame. Si dirà che la legge dispone fra le prerogative dei sindaci la scelta degli assessori, vero! ma è altrettanto vero che i consiglieri comunali sono determinanti con il loro voto, e rappresentano – nel caso dei cinquestelle ancor di più considerato il loro posizionamento morale ed ideale in questa fase storica – l’asse di un progetto radicale di cambiamento assolutamente non realizzabile se affidato ad un’unica persona benchè intrisa di qualità. Ci sono stati decine di incontri estenuanti ed inconcludenti tra le parti. Il Movimento sbaglia a non rendere pubblica e palese la propria nobile posizione. Questo timore dovuto anche all’assurdità di un impegno puerile e carbonaro alla riservatezza imposto dai vertici del partito – quanto sarebbe stato salutare e piacevole sentire Luigi Di Maio parlare ai ragusani invece di saperlo qui in città nel chiuso di un locale a scervellarsi con i suoi sugli assetti della giunta! – ha indotto Federico Piccitto a giocare sporco mirando alle divisione del gruppo consiliare, stuzzicando le sensibilità specifiche e piazzando sul tavolo delle trattative lo scambio. Piccitto infatti ha usato la tattica di rompere il fronte dei consiglieri proponendo di riprendersi la Campo in giunta, – alla faccia del sacro principio di trasparenza! – e di mantenere inviolato il ruolo di Martorana. La mossa è sporca perché abbassa il livello della protesta politica dei cinquestelle riducendola a piccoli soddisfacimenti individuali – alcuni consiglieri erano e forse sono ancora vicini all’ex assessora – annacquando la portata che è invece prorompente, e garantendo al proponente, il sindaco, la continuazione del suo governare senza scossoni e fastidiose intrusioni. Insomma un ritorno alla “normalità” di stampo assolutamente conservatore. Piccitto potrà chiedere ancora altro tempo – sarebbe tristissimo sapere che tra i tanti problemi di un primo cittadino ci possa essere anche l’angoscia di trovare un posto di lavoro ad un assessore in uscita – e se lo farà e se i consiglieri accetteranno questo “patto a tempo” l’azione amministrativa verrà indebolita da questo nodo durissimo, da questa tensione reciproca irrisolta. A questo punto spetta a Stefano Martorana comprendere che la sua permanenza non vale questa dolorosa frattura fra sindaco e movimento. Il presidente Mao diceva: “grande è la confusione sotto il cielo, perciò la situazione è favorevole”. Ce lo auguriamo; Piccitto è un buon sindaco, e l’esperienza cinquestelle è ancora tutta da vivere.
LA PROVINCIA DELLA VERGOGNA, NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO PER GLI STUDENTI DISABILI
VENERDI’ SERA AL PICCOLO DELLA BADIA DI RAGUSA LO SPETTACOLO DEI “DIARTE LYRICUM TRIO”
Le sonorità ibride e suadenti dei DiArte Lyricum Trio sono al centro della prossima proposta musicale del Piccolo Teatro della Badia. Venerdì 8 gennaio, a partire dalle 20,30, in corso Italia 103, di scena il gruppo che continua a fare innamorare sempre più persone nell’area iblea. E’ il trio d’artisti capace di animare uno spettacolo in cui la maestosità della musica classica si sposa perfettamente con la moderna, il folk ed il canto corale, in un matrimonio di note capace di stregare e toccare fino in fondo le corde dell’anima degli spettatori. Melodie “popolari” internazionali, riconosciute come intramontabili colonne sonore di film; una performance sincera, onesta, vera, semplice espressione dei sentimenti e delle emozioni che suscitano i brani destinati a incantare il pubblico che li verrà ad ascoltare. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero telefonico 333.418 3893. Benedetta Poidomani (soprano), Marco Garofalo (pianoforte) e Stefania Agosta (violino) sono i protagonisti di un promettente progetto artistico pieno di bellezza ed autenticità, unico nel suo genere.
SICUREZZA DINANZI ALLE BANCHE, PERSONALE SENZA DIVISA E ARMI
La denuncia arriva dagli ex lavoratori della Vigile ed è stata trasmessa alla procura, alla prefettura e alla questura di Ragusa. Questioni di sicurezza, ma anche una vicenda legata allo smantellamento del personale dell’istituto di vigilanza (trenta lavoratori su 49 in servizio) transitato, in parte, alla Mondialpol. Una vicenda che avrà sicuramente risvolti importanti poichè si tratta di servizi di sicurezza come il trasporto valori e i servizi antirapina dinanzi alle sedi di alcuni istituti di credito. I lavoratori scrivono che “L’istituto di vigilanza Mondialpol sta espletando i servizi senza i dispositivi di sicurezza obbligatori, non indossando la divisa e senza le armi normalmente in dotazione” .
IL NUOVO SISTEMA DELLE AUTORIZZAZIONI NEI VIGNETI, UN CONVEGNO A RAGUSA
E’ nella provincia in cui si trova l’unica Docg del Meridione, con il famoso Cerasuolo di Vittoria Docg, che Confagricoltura ha scelto di confrontarsi su di un tema di grande attualità e che interessa il comparto vitivinicolo siciliano. Dal primo gennaio di quest’anno, infatti, è entrato in vigore il nuovo sistema di gestione del potenziale vitivinicolo. Queste nuove linee guida implicano la cancellazione del sistema dei diritti per passare ad un sistema di autorizzazioni all’impianto che saranno gratuite, non trasferibili e della durata di tre anni. Confagricoltura Ragusa ha voluto promuovere per il prossimo 7 gennaio a partire dalle ore 9, un importante momento di confronto che si svilupperà all’interno di un’area vocata proprio alle produzioni vitivinicole. Incontrando la piena disponibilità della fiorente azienda Feudo Arancio, che ospiterà l’appuntamento convegnistico nei propri locali di contrada Torrevecchia, nel territorio comunale di Acate, al confine con quello di Vittoria, Confagricoltura Ragusa è riuscita ad ottenere la disponibilità di due relatori d’eccezione. Interverranno infatti Felice Assenza, direttore generale delle Politiche Internazionali e dell’Unione Europea presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Vincenzo Lenucci, direttore dell’area economica e del centro studi di Confagricoltura nazionale. Tra i relatori anche Massimo Maggio, presidente del Consorzio Cerasuolo di Vittoria mentre ad aprire sarà Sandro Gambuzza, presidente di Confagricoltura Ragusa. “Queste nuove disposizioni – spiegano Sandro Gambuzza e Giovanni Scucces, rispettivamente presidente e direttore di Confagricoltura – sostituiscono il regime di limitazione agli impianti viticoli e permetterà così il rilascio di nuove autorizzazione per l’impianto di nuovi vigneti ma anche per i reimpianti e per convertire e utilizzare i vecchi diritti di reimpianto in possesso dei produttori”. Le Regioni svolgeranno l’istruttoria e rilasceranno le autorizzazioni entro il 1 giugno di ogni anno sulla base di una lista delle richieste ammissibili definita a livello nazionale. Novità anche per le domande relative alle autorizzazioni al reimpianto di superfici estirpate dopo il 1 gennaio 2016. Possono essere presentate alla Regione competente in qualunque momento dell’anno fino alla fine della seconda campagna viticola successiva all’estirpazione. Il convegno di giorno 7 gennaio permetterà pertanto di conoscere più da vicino tutti gli aspetti normativi ma consentirà anche di approfondire la questione relativa ai nuovi finanziamenti comunitari, pari a 336 milioni di euro l’anno, dedicati al comparto vitivinicolo sia per gli investimenti che per la promozione.
Comune di Chiaramonte Gulfi, al via le prime stabilizzazioni dei precari
La pianta organica del Comune si incrementa di cinque unità lavorative. Con la firma del contratto di stabilizzazione con decorrenza dal 1 gennaio 2016 . Dopo anni di lavoro precario i primi cinque lavoratori precari finalmente potranno dirsi soddisfatti per il riconoscimento di un lavoro stabile atteso da tempo. Nella sede municipale, presenti il Sindaco Vito Fornaro e il responsabile del servizio che hanno curato tutti gli aspetti burocratici e le formalità di rito, i dipendenti (Carmelo D’Avola , D’Angelo Giovanna, Gatto Angela, Gatto Paolo, Scifo Paolo) hanno sottoscritto il contratto con il definitivo addio al precariato. In merito alla stabilizzazione grande soddisfazione ha espresso il Sindaco il quale ha seguito la vicenda sin dal suo insediamento nel 2012, sostenendo i precari persino nei vari sit-in di protesta e dando alla fine una svolta alla questione del precariato. “L’obiettivo della mia amministrazione – dice il sindaco – è la stabilizzazione di tutti i precari attraverso delle procedure che prevedono le assunzioni in base alle somme disponibili e alle necessità dell’Ente in relazione al potenziamento dei servizi ai cittadini.”
RUBA AUTO A RAGUSA: INSEGUITO E BLOCCATO DALLA POLIZIA A VITTORIA
Ha rubato un’auto a Ragusa, è arrivato a Comiso e si è dato a guida spericolata in Piazza Fonte Diana dove si è pure fermato, parcheggiando l’auto in zona vietata. La segnalazione al 113 è arrivata dai cittadini comisani che hanno notato il pericolo nella “loro” piazza ed hanno chiesto l’intervento della Polizia. I poliziotti avevano già notato l’automobilista attraverso le telecamere di videosorveglianza installate in piazza Fonte Diana e lo stavano osservando, quando l’uomo si è rimesso alla guida della Fiat Panda e percorrendo la via Girlando ha superato la rotonda sulla statale 115 all’ingresso di Comiso e si è diretto verso Vittoria. A quel punto è scattato l’allarme per le Volanti della Polizia di Vittoria che hanno intercettato il veicolo a metà strada e gli hanno intimato l’alt. L’uomo non si è fermato ed è scattato l’inseguimento. Il fuggitivo ha provato più volte a speronare l’auto della Polizia, ma gli agenti lo hanno bloccato. Sprovvisto di documenti ha dichiarato di chiamarsi M.A.L. di San Cataldo, 37 anni. L’auto è risultata rubata a Ragusa poco più di un’ora prima. Si è scoperto che l’uomo è gravato da numerosissimi precedenti penali per reati contro il patrimonio ed attualmente si trovava sottoposto alla Misura di Sicurezza della Libertà Vigiliata in licenza finale di esperimento presso una Comunità Terapeutica Assistita di Ragusa, per ordine del Magistrato di Sorveglianza di Siracusa. Inoltre è privo di patente di guida perché revocata dal Prefetto di Caltanissetta per mancanza dei requisiti morali. E’ già stato ricoverato presso svariate comunità terapeutiche della Sicilia perché socialmente pericoloso. E’ stata predisposta pertanto un’accurata informativa per la Procura della Repubblica di Ragusa che nella persona del Sostituto Procuratore dr. Andrea Sodani ha coordinato sin dall’inizio la complessa vicenda. L’uomo è stato ricollocato presso una Comunità Terapeutica. L’autovettura nel corso della stessa giornata è stata restituita al proprietario che aveva sporto denuncia presso la Questura di Ragusa.
RAGUSA, INIZIANO LUNEDI’ I LAVORI DI RIPAVIMENTAZIONE DI CORSO V. VENETO
Inizieranno lunedì 11 gennaio i lavori di rifacimento del manto stradale di Corso Vittorio Veneto che interesseranno, in diverse riprese, il tratto compreso tra Via S. Vito e Via Garibaldi. Al fine di evitare problemi alla circolazione veicolare nell’importante arteria cittadina è stato previsto che la prima fase dell’intervento riguarderà il tratto Via S. Vito – Via M. Rapisardi. “Si tratta del primo intervento del 2016 – dichiara l’Assessore ai lavori pubblici Salvatore Corallo – che ci consente così di proseguire i lavori di manutenzione straordinaria delle strade della città già avviati lo scorso anno e programmati da questa Amministrazione. Per quanto riguarda Corso V. Veneto abbiamo previsto prima della ripavimentazione il rifacimento della fondazione stradale al fine di eliminare definitivamente i diversi avvallamenti che nel corso degli anni si sono formati lungo la carreggiata”.
Sanità a Ragusa, Sonia Migliore: “Giù le mani dal reparto di Neurologia”
“Nonostante le rassicurazioni ricevute nel corso del Consiglio Comunale aperto tenutosi ormai tre mesi fa, tutto fa pensare che si stia lentamente procedendo con la chiusura del reparto di Neurologia di Ragusa per trasferirlo definitivamente a Vittoria. Semplicemente inaccettabile”. Così la consigliera comunale Sonia Migliore, commentando quanto sta accadendo nelle ultime settimane al sistema sanitario cittadino. “C’erano state le prime avvisaglie con la dismissione della strumentazione, annunciata dalla stessa Asp con un’apposita delibera – continua Migliore – e in concomitanza con la redazione del nuovo Piano Sanitario avevamo creduto che le soluzioni trovate, ad esempio il trasferimento dei pazienti a Vittoria, fossero temporanee. Invece, il nuovo Piano ancora non c’è, le modifiche annunciate ci sono state lo stesso e, al momento, non ci sono neanche i medici, assenti per malattia e non sostituiti”. “Le domande che poniamo ai vertici dell’Asp – dice ancora Migliore – sono le stesse poste dai pazienti e dai loro familiari: e adesso? Bisogna andare per forza a Vittoria? E i piani terapeutici? Le risposte, per ora, le conosciamo già, ma speriamo che presto diventino altre, più rassicuranti”. “Temiamo veramente che la direzione intrapresa dall’Asp sia quella della chiusura del reparto – conclude Migliore – ma se qualcuno pensa che resteremo a guardare senza reagire si sbaglia di grosso!”.
CATTOLICI E POLITICA AL TEMPO DI PAPA FRANCESCO
Una conferenza sul tema: “Cattolici e Politica al tempo di papa Francesco” si terrà presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, venerdì 8 gennaio alle ore 18.00. Relatore sarà padre Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo, politologo, direttore emerito di Aggiornamenti Sociali e di Civiltà Cattolica, protagonista della riflessione pubblica su chiesa, società e politica dal Concilio Vaticano II ai nostri giorni. Padre Sorge collaborò con papa Paolo VI nell’elaborazione dell’enciclica “Octogesima adveniens” sull’azione della comunità cristiana in campo politico, sociale ed economico; fu tra gli organizzatori del primo convegno nazionale della chiesa italiana: “ Evangelizzazione e promozione umana” svoltosi nel 1976. Fondatore nel 1986 a Palermo della scuola di formazione politica “Pedro Arrupe” e tra gli ispiratori della cosiddetta “Primavera di Palermo”. Protagonista della vita della chiesa che ha traversato insieme ad altri protagonisti come Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Pedro Arrupe, Helder Camara, Enrico Bartoletti, Oscar Arnulfo Romero, Giuseppe Lazzati, Salvatore Pappalardo, Pino Puglisi, Carlo Maria Martini. Martini. Con la presenza del Vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, si rifletterà sull’impegno in politica del cittadino e del cristiano secondo Papa Francesco. Sarà un momento di riflessione importante soprattutto in questo tempo in cui la politica è immersa in una palude di sfiducia e la democrazia ha necessità di affermare le proprie qualità.
RAGUSA, ALLACCIAMENTO DI CONTRADA BRUSCE’ ALLA RETE FOGNARIA
“Non posso che essere soddisfatto per il lavoro svolto in questi mesi dalla nostra amministrazione Comunale che ci ha consentito di superare le annose difficoltà che hanno impedito di potere avviare i lavori di allacciamento alla rete fognaria comunale di contrada Bruscé. Tra poche settimane infatti, grazie a questo tipo di intervento, numerosi residenti della zona di non dovranno più servirsi delle fosse imhoff con costi di gestione a carico degli stessi”.A dichiararlo l’Assessore ai lavori pubblici, Salvatore Corallo che aggiunge: “Questa Amministrazione fin dal suo insediamento ha preso a cuore questo problema che si trascinava insoluto da diversi anni; adesso sono stati finalmente affidati tali lavori che dovrebbero concludersi nell’arco di un mese”.
Sospensione dei servizi per studenti disabili: dal 7 gennaio ragazzi a casa
La notizia giunta da Palazzo della Provincia riguardo la sospensione dei servizi a sostegno degli studenti disabili per mancanza di fondi e conclamato dissesto finanziario dell’ente ha suscitato ovunque indignazione. Il sindacato Cgil scrive: “Consideriamo grave, un attentato alla civile convivenza e al legittimo diritto allo studio degli studenti diversamente abili il fatto che, da giovedì 7 gennaio saranno costretti a rimanere a casa perché i servizi a loro destinati sono stati, giocoforza, sospesi dal Libero Consorzio di Ragusa – ex provincia regionale – per mancanza di fondi. La Cgil manifesta il pieno e incondizionato sostegno agli studenti e alle loro famiglie che oltre a subire un disservizio devono sopportare un’umiliazione non potendo assicurare un normale percorso formativo ai figli. Siamo vicini e solidali ai lavoratori delle cooperative sociali che da parte loro, siamo certi, metteranno in campo tutte le azioni possibili per recuperare un servizio particolare e delicato che tutela la dignità del lavoro e quella formativa degli studenti diversamente abili. Se la Regione ha operato un taglio vistoso nei trasferimenti al Libero Consorzio di Ragusa, spingendolo sostanzialmente al dissesto, la Cgil fa appello, in primo luogo, ai sindaci dei comuni iblei perché possano fare sentire alta la voce del proprio dissenso su questa palese ingiustizia. Attiveremo -conclude la Cgil – la nostra organizzazione a livello regionale per avere una pronta interlocuzione con il Governo Crocetta perché la vicenda possa essere affrontata e risolta nel migliore dei modi. Si tratta di garantire un diritto costituzionalmente tutelato e sul quale nessuna procedura tecnica o burocratica, legata alla disponibilità di risorse, può negare il suo riconoscimento e in particolare se rivolto ad una categoria debole come quella dei soggetti diversamente abili”.
Cpsa di Pozzallo, la Lorefice (M5S) scrive al nuovo prefetto di Ragusa
“Esprimo la mia vicinanza a quanti tra operatori, volontari e forze dell’ordine si trovano quotidianamente a fronteggiare le situazioni più o meno complesse dei centri d’accoglienza e degli sbarchi. Le ragioni che hanno portato Medici Senza Frontiere ad andare via dal Cpsa di Pozzallo vanno analizzate punto per punto al fine di trovare il nodo che al momento sembra attanagliare uno dei centri più importanti in Sicilia e di venire incontro a quanti vi lavorano e agli ospiti”. Così la parlamentare del M5S, Marialucia Lorefice che ha scritto una nota al nuovo prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi dando la propria disponibilità ad un incontro a seguito della decisione di Medici senza frontiere di lasciare il Centro accoglienza migranti di Pozzallo. Le ragioni l’organizzazione umanitaria le aveva già anticipate durante l’audizione, alla quale era presente la Lorefice, in ‘Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e identificazione nonché sulle condizioni di trattamento dei migranti nei centri d’accoglienza”. Nella nota al prefetto di Ragusa la parlamentare del M5S afferma: “Credo nessuno possa mettere in dubbio il ruolo determinante della suddetta organizzazione all’interno del Cpsa, così come credo che la comunità pozzallese si sia rivelata sempre molto ospitale e accogliente anche quando le condizioni non erano propriamente favorevoli, motivo per il quale penso andrebbero individuate le cause e responsabilità che hanno portato ad una tale decisione, nella speranza di poter trovare una soluzione”.
SPERIMENTAZIONE ORARIO APERTURA MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA
Interviene sull’argomento il presidente del Movimento diritti agricoli, Rosario Giudice, che scrive: “Il periodo di sperimentazione del nuovo orario di commercializzazione delle merci presso il Mercato ortofrutticolo di Vittoria volge al termine. La riduzione delle ore di attività ha dato risultati positivi e incoraggia a proseguire nella medesima direzione”. Il Movimento per i Diritti Agricoli di Vittoria che riunisce gran parte dei produttori agricoli della fascia trasformata iblea aggiunge: ” In tutti i mercati italiani, la commercializzazione avviene nelle ore della mattinata. L’allineamento dei nostri orari con quelli di pressoché tutti i mercati italiani, rende più competitivi i prezzi delle nostre merci. I dati dell’ultimo mese di attività del mercato sono confortanti. Dopo il 6 gennaio – concludono gli esponenti del Movimento diritti agricoli – occorre decidere se proseguire o tornare indietro. Siamo convinti, come tutti gli altri operatori, che la strada imboccata è quella giusta e che tornare indietro sarebbe un grosso errore”.
LA NEW TEAM RAGUSA TORNA MERCOLEDI’ IN CAMPO
Torna in campo la New Team Ragusa. Dopo la pausa natalizia, l’undici giallonero allenato da Carmelo Giglio cercherà di cominciare l’anno nuovo così come aveva concluso il 2015, vale a dire con una bella vittoria in trasferta. Il sodalizio del presidente Giovanni Vitale sarà impegnato mercoledì, nel giorno dell’Epifania, sul difficile rettangolo di gioco dell’Aragona, una squadra che sta facendo bene e che, soprattutto, è in grado di sfruttare al meglio il fattore campo. L’allenatore Giglio ha intensificato la preparazione in queste ultime due settimane per fare in modo che l’intero organico possa rispondere presente alle sollecitazioni. Mancheranno per infortunio Madera e Zocco. Non ci saranno, però, squalificati. Inoltre, è da mettere in rilievo come siano tornati ad aggregarsi al gruppo anche Conti e Gurrieri che si sono ripresi in maniera piena dall’infortunio che li aveva bloccati e che adesso sono a disposizione dello staff tecnico.