“Apprendiamo dalla stampa che il presidente Crocetta sarebbe pronto ad attribuirsi poteri ad egli non afferiti, in materia di accorpamento delle Camere di Commercio decidendo, di fatto, di bloccare i procedimenti e ritardando, così, ulteriormente, la razionalizzazione già avviata nel resto del Paese, secondo cui le camere di commercio da nove diventeranno quattro”. Così i deputati all’Ars e alla Camera M5S del Catanese. “L’eccesso di zelo del presidente, che “vuole vederci chiaro sulla distribuzione dei seggi”, – continuano i portavoce Cinquestelle – più che da fatti oggettivi, appare provenire da una maldestra imbeccata dalla “buca da suggeritore” che tira in ballo scenografiche, quanto strumentali, inchieste giudiziarie. Il presidente Crocetta dovrebbe sapere, ad esempio, che nel processo di accorpamento delle Camere di Catania Siracusa e Ragusa, le verifiche a campione sulla regolarità associativa e contributiva di tutte le organizzazioni interessate sono stati depositate, nel pieno rispetto delle regole impartite dall’Organo competente”. “Tale presa di posizione, – concludono – in contrasto con i decreti ministeriali che hanno individuato già dei commissari che hanno svolto per tempo tutti gli adempimenti propedeutici ai decreti che giacciono nella borsetta dell’assessore Mariella Lo Bello (la stessa che il 20 marzo dichiarava il proprio impegno a non rallentare l’accorpamento), rischia di inficiare ad esempio le imminenti strategiche nomine del Cda della SAC che nei prossimi anni gestirà ingentissime risorse economiche e il processo di quotazione in borsa. Non vorremmo che tale “eccesso di zelo”, al limite dell’ingerenza, fornisse un assist alle mire del già noto Ivan Lo Bello, allora si che l’Anac dovrebbe intervenire”.