“Truonu viva”. E’ bastato che questa acclamazione di giubilo, speciale e particolarmente sentita, riecheggiasse più volte, domenica sera, all’interno del Duomo di Ibla, per dare una dimensione compiuta al tradizionale rito della “Scinnuta”. I solenni festeggiamenti in onore di San Giorgio martire hanno quindi preso il via. Erano centinaia i fedeli presenti che hanno assistito alla cerimonia della traslazione del simulacro del santo cavaliere dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside del Duomo. Effettuata la “Scinnuta”, i componenti del comitato che cura i festeggiamenti hanno proceduto a sistemare la lancia d’argento che colpisce il drago (quest’ultima fu regalata nel 1896 dai “sangiovannari” al loro celeste patrono, San Giorgio, proprio qualche mese prima che San Giovanni venisse proclamato patrono di Ragusa superiore) e le staffe del santo cavaliere. Qualche minuto prima, stessa procedura era stata effettuata per la traslazione dell’Arca santa (contiene oltre 100 reliquie di santi, le ultime delle quali sono state collocate dall’attuale parroco del Duomo, don Pietro Floridia: si tratta di quelle della beata Madre Candida dell’Eucaristia e di Santa Teresina di Gesù bambino), anche in questo caso utilizzando un sistema di argani molto ingegnoso ed efficiente, utilizzato da un centinaio d’anni circa a questa parte. Al suono della marcia di San Giorgio, eseguita con l’organo maximum del Duomo, il simulacro, sistemato sulle spalle dei portatori, ha dato vita alla caratteristica “abballariata” per rappresentare la caratteristica andatura del cavaliere in sella al proprio destriero. Più volte, inoltre, il simulacro è stato fatto affacciare, a porte del Duomo aperte, sulla soglia del sagrato, un altro gesto simbolico, con il santo cavaliere che ha voluto rendere omaggio, in un saluto che si ripete ogni anno, alla città e alla comunità dei fedeli. Anche l’Arca santa era stata collocata dai portatori nel transetto accanto all’altare. Il prossimo appuntamento, adesso, è per il 23 aprile quando sarà festeggiata la solennità liturgica di San Giorgio martire.