Nel 2013 la fondazione Stiftung Pro Artenvielfalt (in italiano: “Fondazione per la biodiversità”), con sede a Bielefeld in Germania, ha acquistato ben 104 ettari ricadenti nell’area umida di Pantano Cuba, al confine con il territorio di Ispica, allo scopo di salvaguardarne le specie vegetali ed animali, perennemente minacciate da attività antropiche ad alto impatto ecologico, quando non addirittura criminali (abusivismo edilizio, bracconaggio, abbandono di rifiuti etc.). Appreso dell’operazione dagli organi di stampa, i soci del circolo Legambiente “Sikelion” hanno subito tenuto ad incontrare il vertice dell’ente teutonico, Roland Tischbier, insieme ad alcuni suoi collaboratori, già impegnati in interventi di bonifica, pulizia e recinzione. Il presidente Tischbier ha parlato degli interventi già effettuati e di quelli ancora in programma, tra cui l’acquisto del limitrofo Pantano Longarini. Alla domanda su cosa abbia indotto ben 29 mila famiglie tedesche ad investire nella tutela di un’area lontanissima casa loro, Tischbier ha ammesso che probabilmente nessuno di tali benefattori visiterà mai i Pantani del Sudest siciliano, ma che altrettanto probabilmente essi saranno ripagati, ogni primavera, dal canto degli uccelli nei loro giardini. Com’è noto, infatti, lo specchio d’acqua pachinese (insieme a quelli ispicesi) consente la sopravvivenza di milioni di uccelli migratori. Al termine, gli esponenti della Fondazione hanno chiesto a Legambiente di entrare a far parte della schiera di coloro che già collaborano con essa a livello locale, tra cui la dott.ssa Egle Gambino (responsabile della Lipu di Ragusa).