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06/02/2017 -

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On. Nino Minardo ad Aricò: “Lasci liberi la nostra gente e la nostra terra”

foto ospedale maggiore“La vicenda dei provvedimenti minacciati dalla direzione generale dell’ASP nei confronti del dottor Antonacci, chirurgo al Maggiore di Modica, provocherebbe solo ilarità se non fosse estremamente grave e sintomatica dello stato di malessere nella gestione della sanità iblea. Proprio stamattina ho voluto parlare con il professionista per avere ulteriori chiarimenti su quanto accaduto in quanto ritengo inconcepibile l’atto punitivo nei confronti di  un medico bravo, capace, professionalmente ineccepibile, per il solo fatto di avere osato criticare chi sovrintende all’Azienda Sanitaria Provinciale, non certamente per le sue ormai acclarate carenze gestionali ma perché disinteressato anche al fatto che manchino i più basilari strumenti di lavoro (le pinze, ad esempio, nella sale operatorie della Chirurgia del Maggiore)”. Così il deputato alla Camera Nino Minardo che dopo la denuncia  del dottor Antonacci durante il consiglio comunale aperto di Modica di una settimana fa dedicato al ridimensionamento del Maggiore, ordito a Palermo e, per fortuna, frenato a Roma dal ministro Beatrice Lorenzin, scrive: “Era semplicemente il ‘grido’ disperato di chi vorrebbe lavorare, servire i pazienti, fare di tutto perché tutto funzioni al meglio ed invece sbatte contro il muro di gomma della sordità e del disinteresse di chi dirige la sanità iblea. In tutta questa vicenda ci sono tantissimi interrogativi che sovvengono spontaneamente: quale è il grave reato compiuto dal dott. Antonacci? Quello di aver esposto, in una pubblica seduta le criticità del reparto di chirurgia?  Se è vero com’è vero che negli ultimi tre anni il reparto di chirurgia di Modica ha registrato il numero più alto di interventi chirurgici rispetto agli altri ospedali iblei, per quale motivo il manager, circa 4 mesi fa, stabilisce di ridimensionare le tipologie  di interventi chirurgici da effettuare a Modica, bloccando e obbligando a ridimensionare di fatto l’attività del dott. Antonacci? Tornando all’accaduto in consiglio comunale aperto esprimo la mia totale solidarietà ad Antonacci il quale aveva semplicemente chiesto di potere lavorare meglio… E invece, ecco che arriva la mannaia del signor Arico’: provvedimenti disciplinari perché il dottor Antonacci ha osato chiedere che un servizio alla collettività venga migliorato! VERGOGNA! Sono indignato da tutto ciò e ribadisco che è ora di dire basta di fronte a questi atteggiamenti che, adesso e con questa vicenda, sfiorano nell’autoritarismo. Se ne vada e liberi subito la nostra gente e la nostra terra di una gestione sanitaria che definire pessima appare ormai eufemistico”.

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