“Il protocollo d’intesa tra il Comune di Ragusa, la Prefettura e le Forze dell’Ordine per l’istituzione di una rete di gruppi che si occupino di ‘controllare’ il vicinato, se da una parte può essere guardato con riluttanza, è secondo noi, invece, uno strumento valido per migliorare il senso di sicurezza che ogni cittadino deve poter provare”. Lo dichiara il commissario cittadino di Forza Italia Ragusa, Salvatore Caravello. “Non si tratta di ‘ronde’, come ha commentato banalmente qualcuno – aggiunge Caravello – né si può immaginare che ci si voglia sostituire alla polizia e nemmeno che si diventi tutti ‘guardoni’, ma si tratta di un metodo per creare comunità e diffondere meglio il valore della legalità lì dove lo Stato non riesce a posare i propri occhi”. “Bisogna stare attenti però – prosegue – perché il protocollo siglato tra Prefettura e amministrazione pentastellata, non sia un flop: è necessario che i gruppi siano partecipati e animati da un genuino senso di comunità, serve dunque una giusta informazione e l’adeguata formazione affinché il Controllo di vicinato funzioni. Non vorremmo che diventi un’esperienza come il ‘bilancio partecipato’, che sul piano della informazione e del coinvolgimento ci è parso un fallimento soprattutto per un problema di comunicazione, né vorremmo vedere cittadini colti da manie persecutorie perché calati troppo nella parte. Il Controllo di vicinato non può essere un alibi per esercitare arbitrariamente le proprie ragioni, per sforare i limiti di legalità dettati dal codice penale e dalle norme del vivere civile, soprattutto per quel che concerne la privacy di ogni cittadino. Per questo il ruolo dell’amministrazione, con la regia sapiente della Prefettura, sarà determinante per la riuscita dei gruppi di controllo tanto in periferia (dove ce n’è maggior bisogno) così come nel centro storico di Ragusa”. “In altre parti d’Italia e d’Europa – conclude Caravello – il Controllo di vicinato funziona è stato ed è molto utile, ci auguriamo che a Ragusa lo si sappia sfruttare per bene”.