Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Sinistra Italiana sui fatti di Vittoria ed Acate: “Ciò che è accaduto lunedì contro la struttura della Caritas a Marina di Acate non può e non deve essere sottovalutato. L’episodio indubbiamente si inserisce in una sequenza temporale che suscita pesanti interrogativi. Dopo l’attentato al mercato di Vittoria, le iniziative parlamentari del Senatore Campanella, la speciale trasmissione radiofonica della Rai, i numerosi servizi delle principali emittenti nazionali e locali e la conferenza unitaria sulle infiltrazioni mafiose in agricoltura, l’irruzione contro la Caritas rappresenta un nuovo atto intimidatorio. E’ bene sottolineare che in quella struttura viene garantito, ai lavoratori agricoli e alle loro famiglie, un essenziale sportello di ascolto e assistenza medica e infermieristica e la distribuzione di indumenti e alimenti per i più bisognosi. Inoltre nella stessa sede opera uno sportello di consulenza legale e sindacale a cura della CGIL. Insomma nell’arco di pochi giorni si è voluto colpire la ditta di autotrasporti Caair come un esempio di impresa sana che non si piega ai ricatti criminali, e la Caritas come presidio di impegno sociale per la solidarietà e la legalità. In entrambi gli episodi emergono i sintomi di una strategia criminale che non tollera attività economiche o sociali che sfuggono al controllo malavitoso. Occorre sconfiggere questa nuova fase che tende al controllo totale di quelle aree sottoposte allo sfruttamento selvaggio della mano d’opera, alle attività di riciclaggio dei capitali di illecita provenienza e al ricatto contro le imprese sane . L’asfissiante presenza criminale, in alcuni segmenti della filiera agricola e dei servizi ad essa collegati, nuovamente denunciata negli ultimi giorni, va affrontata con nuovi ed efficaci strumenti! All’impegno delle Forze dell’Ordine, e delle diverse organizzazioni sindacali e della società civile, deve fare eco una iniziativa specifica del Governo. E’ necessario costituire speciali gruppi di lavoro ( con l’impiego di funzionari dei vari corpi investigativi ad alto livello di professionalità) per disarticolare le interconnessioni, illegali e mafiose, che si annidano nei rapporti tra il mercato di Vittoria e i principali ortomercati del Centro e Nord Italia”.