La Polizia ha tratto in arresto Ben Abid Ahmed, nato in Tunisia nel 1993 e Guen Noura, nata a Ragusa nel 1997 per detenzione di hashish ai fini di spaccio, sottoponendo a sequestro 700 euro probabile provento dell’attività di spaccio. La Squadra Mobile di Ragusa già qualche settimana addietro aveva ricevuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini in merito all’atteggiamento sospetto dell’uomo e dell’andirivieni dall’abitazione dei due. Individuato il soggetto segnalato e controllati i precedenti si apprendeva che era già stato arrestato per traffico di stupefacenti e non stava ottemperando all’ordine del Questore di Ragusa di lasciare il territorio italiano. L’attività di monitoraggio dell’uomo è durata poco più di qualche giorno fino a quando è stata individuata con esattezza l’abitazione dopo un pedinamento. Non appena gli uomini della Squadra Mobile lo hanno trovato fuori casa (cosa strana perché stava sempre chiuso dentro), hanno proceduto al controllo in Piazza San Giovanni luogo dove fino a pochi mesi addietro proprio la Polizia ha arrestato numerosi giovani spacciatori. Il controllo in piazza dava esito negativo in quanto non veniva trovato in possesso di droga ma la paura si leggeva negli occhi suoi e della giovanissima compagna che era con lui. Nella casa dei due, in cucina, sono stati trovati oltre 30 grammi di hashish, 700 euro ed un bilancino di precisione custoditi all’interno di un borsello insieme a documenti appartenenti ad entrambi. La coppia prima forniva differenti versioni poi assestava la definitiva, incredibile, versione “non è droga nostra, è di un nostro ospite qui per qualche giorno”. Peccato che alla legittima domanda da parte degli uomini della Squadra Mobile su dove fosse e chi fosse il loro amico, i due non fornivano alcuna indicazione. La giovane donna, nata in Italia da genitori tunisini, ha deciso di seguire il destino del compagno confermando la versione assurda del fidanzato non dissociandosi in alcun modo. Considerato l’ingente quantitativo ed i precedenti specifici dell’uomo, i due sono stati tratti in arresto in quanto detentori allo stesso titolo della droga, senza alcuna assunzione di responsabilità individuale da parte di lui o di lei. Considerati i precedenti dell’uomo e la sua irregolarità sul territorio italiano, il Pubblico Ministero ha disposto la custodia cautelare in carcere, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari.