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08/03/2017 -

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RAGUSA, LA CONSIGLIERA MARINO: “NON CAPISCO COSA CI SIA DA FESTEGGIARE OGGI, 8 MARZO, QUANDO UNA DONNA VIENE AMMAZZATA DA UN UOMO OGNI TRE GIORNI”

femminicidio“Non voglio fare la guastafeste. Ma vorrei capire cosa c’è oggi da festeggiare quando una donna viene ammazzata da un uomo ogni tre giorni? Quando c’è ancora chi nega la specificità del femminicidio, dell’uccisione di donne da parte dei loro partner o ex partner? Che cosa c’è da festeggiare quando, ancora oggi, nel 2017, ci troviamo a dibattere su temi come la “condizione della donna” o la “questione femminile”? Ecco spiegatemelo perché si fa festa nel corso di una giornata che si ha la sensazione sia diventata una sorta di contentino culturale”. A dirlo la consigliera comunale di Insieme, Elisa Marino. “Sia chiaro – prosegue – non mi permetto di giudicare chi celebra questo giorno anche con importanti iniziative legate alla riflessione. Ma, sinceramente, lo ribadisco, non comprendo cosa ci sia da festeggiare. Mi sembra, piuttosto, la festa dell’ipocrisia in un’Italia sempre più maschilista. Colgo, piuttosto, l’occasione per sollecitare l’Amministrazione comunale a coltivare delle specifiche politiche legate alle Pari opportunità, rubrica che sembra essere scomparsa tra le pieghe delle deleghe assessoriali quando, invece, sarebbe opportuno cimentarsi ancora di più e meglio nella ricerca di tutte quelle dinamiche che si rendono necessarie per affrontare questo argomento con la giusta prospettiva e coinvolgere nella sensibilizzazione sulla tematica una fascia sempre più ampia di cittadini. E, di certo, non solo l’8 marzo”.

 

 

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