Alla presenza delle autorità cittadine, si svolgerà martedì 14 marzo, alle ore 11, presso la chiesa S. Vincenzo Ferreri a Ragusa Ibla, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alla prof.ssa archeologa Paola Pelagatti. Il sindaco Federico Piccitto consegnerà la pergamena all’illustre ricercatrice, che ha dedicato buona parte della propria vita professionale allo studio, conservazione, fruizione e tutela del notevole patrimonio archeologico della Sicilia sud-orientale. La professoressa Pelagatti, come si legge nel dispositivo dell’atto, “ha dedicato buona parte della propria vita professionale allo studio” volto anche alla conservazione, fruizione e “tutela del notevole patrimonio archeologico della Sicilia sud-orientale”. “La prof.ssa Pelagatti rappresenta una eccellenza assoluta nel campo dell’archeologia”, sottolinea il primo cittadino. “I suoi studi e pubblicazioni che hanno coinvolto il nostro territorio rappresentano la diretta testimonianza di una personalità dalle non comuni doti intellettuali, professionali ed umane. Il conferimento della cittadinanza onoraria alla ricercatrice è il segno tangibile della riconoscenza e dell’affetto di tutta la comunità ragusana”. La prof.ssa Paola Pelagatti (nata il 24 novembre 1927 a Bologna), dall’aprile del 1961, fa parte dell’Amministrazione delle Antichità e Belle Arti, presso la Sovrintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale (Siracusa). Nel 1964 viene nominata Ispettore archeologo presso la stessa Sovrintendenza. Si occupa di ricerche a Siracusa, Naxos, Camarina e in altri siti della giurisdizione. Nel 1972 compie ricerche museografiche all’Ermitage e a Mosca per conto del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel febbraio del 1973 assume la reggenza della Sovrintendenza di Siracusa. Alla fine dello stesso anno è nominata Sovrintendente alle Antichità del Piemonte (Torino), incarico che ricopre fino a giugno del 1975 quando chiede e ottiene di ritornare alla Sovrintendenza di Siracusa, che dirigerà fino al 1979. A fine dello stesso anno, dopo la scissione dell’Amministrazione dei Beni Culturali dell’isola, chiede di rimanere nei ruoli dello Stato e viene nominata Sovrintendente archeologo dell’Etruria Meridionale. A seguito di concorso, diventa nel 1989 professore ordinario di “Archeologia- metodologia della ricerca archeologica”, prestando la sua attività presso l’Università della Calabria (Cosenza) e l’anno dopo presso l’Università della Tuscia (Viterbo), dove insegnerà fino al 1998. Innumerevoli le pubblicazioni scientifiche ed i riconoscimenti accademici come quello di socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.