“Una svolta storica nelle misure del contrasto alla povertà. Un provvedimento che introduce una misura di tipo universale partendo dal bisogno economico, e non dall’appartenenza a singole categorie deboli. Ovviamente non è risolutiva del problema nella sua complessità, ma è un primo intervento per dare sollievo a chi soffre. Prima di questa legge non avevamo una misura strutturale di contrasto alla povertà. Adesso, invece, c’è”. E’ il commento della senatrice del Partito Democratico Venera Padua dopo l’approvazione del piano contro la povertà da parte del governo Gentiloni, piano che introduce il reddito di inclusione. “Il governo – spiega la senatrice Padua – si è impegnato ad emanare in tempi celeri i decreti attuativi, al fine di rendere pienamente operativa la norma nel giro di qualche mese. Oltre all’importante strumento di contrasto alla povertà, il ddl prevede il riordino delle prestazioni di natura assistenziale finalizzate al contrasto alla povertà, ad eccezione di quelle rivolte agli anziani oltre l’età di lavoro, delle misure a sostegno della genitorialità e quelle per disabili e invalidi. Per il 2017 sono stati stanziati 170 milioni l’anno per 3 anni per i servizi territoriali e 40 milioni per il rafforzamento dei Centri per l’impiego con 600 operatori dedicati proprio alle situazioni di povertà. Nella certezza che ancora c’è molto da fare per rilanciare il nostro welfare messo a dura prova sempre da nuove sfide, saluto con grande gioia questo importante passo nella elaborazione di soluzioni di sistema a problemi vecchi e nuovi che attanagliano il nostro tessuto economico e sociale”.