Non più collezionare ma “condividere”: questa è la filosofia del nuovo progetto di piattaforma digitale “Myseum”, ideata da un gruppo di appassionati di collezionismo, che renderà opere artistiche e oggetti di valore usufruibili a tutti tramite il web. Si tratta di uno spazio virtuale dove opere artistiche, collezioni, biblioteche o gallerie private da tutto il mondo possono essere pubblicate e condivise. Una vetrina dove esporre i propri oggetti, ma anche un archivio di raccolta di tutte le informazioni fornite da singoli utenti ed esperti del settore su beni di valore storico e culturale. Myseum è esattamente un’innovativa piattaforma web che consente agli utenti di creare dei propri musei personali fatti da oggetti in proprio possesso; i singoli musei degli utenti si integrano all’interno di musei tematici globali. È una piattaforma collaborativa in cui il singolo utente può offrire il proprio contributo all’interno di collezioni create da altri utenti, aggiornando, aggiungendo e migliorando i contenuti. Il progetto ha però una finalità più ampia: si propone di salvaguardare la memoria collettiva attraverso la storia e la descrizione degli oggetti creati dall’uomo. Gli oggetti, infatti, sono espressione di traguardi tecnologici, di dinamiche sociali, di gusto, di esigenze pratiche, di cultura, di tendenze, che è possibile inquadrare in determinati periodi storici e aree geografiche. Alla base vi è l’idea di creare delle sinergie con le istituzioni locali al fine di digitalizzare e far quindi “rivivere” sul web oggetti ed opere del nostro patrimonio storico poco valorizzati. Offre servizi di compra/vendita, affitto delle opere per eventi particolari come mostre temporanee, allestimenti, set cinematografici, consulenza di esperti, nei vari settori, per ottenere la quotazione di un oggetto o di una intera collezione. Permette, inoltre, la raccolta delle donazioni per i musei fisici contribuendo alla loro sopravvivenza. Myseum è nato da un progetto di Alberto Mangione , Sebastiano Cataudo, Livio Lombardo e Danilo Garro. Sito web: myseum.com