Il centro studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa ha ospitato l’assemblea dei soci della Società per la Mobilità Alternativa che ha chiuso così il primo anno di attività. Il bilancio è stato approvato all’unanimità e, anche se in perdita, ciò è giustificato dallo sforzo fatto dalla società per il contributo fornito per la stesura del progetto, ad opera dell’ing. Fabio Ciuffini e dell’arch. Donatella Lino. Progetto che ha ottenuto un punteggio utile per poter essere finanziato. Ci si è poi soffermati nell’illustrare a tutta la platea i passaggi chiave per arrivare a tale lusinghiero risultato, mentre tra i vari interventi, in particolare di Pippo Gurrieri, dell’on. Giorgio Chessari e del prof. Giorgio Flaccavento, traspariva l’esigenza di una attenta vigilanza sui percorsi in itinere e futuri che possono celare timori di rallentamenti. In particolare il Comune di Ragusa, che ha la titolarità del progetto e del finanziamento, ha il dovere di farsi trovare pronto, e con il progetto esecutivo redatto, quando il finanziamento sarà decretato. “Se è necessario chiarire meglio con l’amministratore delegato di Rfi chi deve predisporre il progetto delle fermate – dice Franco Cilia, presidente della Società – chi degli ascensori, chi delle altre infrastrutture, lo si faccia velocemente e nel più breve tempo, onde evitare di non essere pronti al momento opportuno. Ci si chiarisca ancora sulla definitiva allocazione delle fermate. Non avrebbe senso una metropolitana che non istituisse le fermate dove i quartieri sono più popolosi e l’utenza assicurata”. Ecco perché la Società per la Mobilità Alternativa si raccomanda affinché l’amministrazione comunale si faccia carico di tali aspettative e le difenda in tutte le sedi. È stato inoltre sollevato l’aspetto dell’area dello scalo merci messo in vendita da Rfi per circa un milione. Si chiede che anche l’acquisto di detta area possa rientrare nel finanziamento. La Società per la Mobilità Alternativa infine plaude all’iniziativa del gruppo ferrovieri per l’importante progetto di cui si sono resi protagonisti, vale a dire l’istituzione di un museo della ferrovia nei locali non più utilizzati della stazione centrale.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.